Le storie di Dylan Dog, mi lasciano sempre di qualcosa di già visto nel panorama cinematografico. Vi sono sempre degli spunti o situazioni che si ricollegano a qualcosa di già conosciuto e usufruito in altri ambiti letterari.
Non fa eccezione questo nuovo numero: Dylan Dog “Hazel la Morta” su sceneggiatura di Rita Porretto, Silvia Mericone e Barbara Baraldi con disegni di Antonio Marinetti, in cui l’indagatore dell’incubo si trova coinvolto in una serie di omicidi-suicidi, dovuto ad un’entità, richiamata dall’aldilà che si palesa sui telefonini dei malcapitati, ai quali gli annuncia che entro cinque giorni moriranno.
L’entità demoniaca è lo spirito di una donna di nome Hazel che nella Londra del 1617, venne accusata di stregoneria e condannata a morte per impiccagione. La sua morte arrivò dopo cinque giorni di agonia. Si racconta quindi che il suo rancore visse nei secoli. Nei giorni d’oggi, una leggenda afferma che se si ripete per cinque volte “Hazel la morte bussa alla porta”, ella comparirà ed esaudirà i tuoi desideri.
Quello che è certo è che le persone fino a quel momento uccise, avevano tutte una correlazione tra loro e avevano richiamato la donna….
Leggendo l’albo, immediatamente vengono alla mente alcuni film come “The Ring”, “Urban Legend”, “The Call”, solamente per citarne i più conosciuti. Logicamente come tutte le opere horror di questo genere, anche il fumetto presenta il classico finale che non è un finale ma un escamotage per dare una rilettura tutta personale al racconto e lasciare la porta aperta per un ulteriore seguito.
Questo tipo di narrazione abbinato ad un disegno che ricorda molto i “Segreti della Cripta, con uno stile accurato e incisivo, riporta tutta l’ambientazione alla fine degli Anni 90, se non fosse per la tecnologia che ci indica che siamo in pieni Anni 2000.
Una lettura che risulta veloce, sotto certi aspetti anche coinvolgente e interessante ma che si ferma qui. Per citare l’autore Erich Remarque con il suo Romanzo “Niente di nuovo sul fronte Occidentale”, qui possiamo dire “Niente di nuovo sul fronte Dylan Dog”.