I film d’animazione tratti da serie hanno sempre il suo fascino, in quanto nella nuova pellicola a loro dedicata, li ritroviamo in nuove avventure che ci permettono di rivivere le loro imprese, inoltre quando queste sono tratte da anime di robot, ci possiamo esaltarci nel rivedere il potente Mecha affrontare dei nuovi nemici.
Questo non è il caso di “Gotriniton”, serie del 1981composta da 26 episodi. Nel 1985 venne realizzato un film ”Gotriniton – The Time Entranger”, in cui l’aspetto robotico viene del tutto eliminato ( si vede solo sottoforma di portachiavi e di modellino), anzi proprio la sceneggiatura non ha niente a che vedere con la serie, se non la partecipazione dei protagonisti.
Una pellicola dalla connotazione molto onirica con risvolti psicologici, la donna del gruppo: Remì, per via di un incidente stradale entra in coma, le sue condizioni sono disperate e per questo vengono contattati i suoi ex compagni di pilotaggio del Gotriniton, Shingo e Kiri ma all’ospedale giungono anche coloro che nella serie appartenevano alla fazione dei “cattivi” del gruppo Veleno Nero: il generale Katarnoff, Kennagul e Bundall.
Mentre tutti sono in pensiero per la sorte di Remì, questa nel suo subconscio vive un’avventura con tutti loro in un luogo in cui, una misteriosa bambina gli ha pronosticato la morte entro due giorni, senza che possano sfuggire da questa città controllata da dei terroristi. L’unico modo è riuscire ad arrivare alla torre che domina tutto, per trovare una via di uscita. Anche se la vera lotta sembra essere quella di con la figura di lei da bambina che ha subito un trauma dovuto alla solitudine….
L’opera che per tutta la durata, si alterna tra momenti reali e viaggi nel subconscio della ragazza, ha una forza d’impatto sullo spettatore, anche se la sceneggiatura non è niente di particolare, la sua narrazione è coinvolgente con particolare attenzione alle emozioni dei vari personaggi che risultano una squadra affiatata e vincente che permetterà a Remi di risvegliarsi dal coma.
Un’ animazione tipica degli anni 80, molto squadrata, tratti lineari con paesaggi e fondali piuttosto basic, puntando tutto sull’emotività e l’azione dei protagonisti, con alcuni passaggi lenti ma che focalizzano l’attenzione su tutto quello che circonda gli avvenimenti.
Un titolo che consiglio di vedere, perché in esso si rivede uno spaccato di cosa sono state le serie robotiche degli Anni 80, prima che ci fosse la rivoluzione Evangelion.