Dei ragazzi vulcanici, una passione sconfinata per il fumetto, un’idea di cultura fumettistica intraprendente e coinvolgente. Questi sono il collettivo BlackBoard, più di 25 artisti che Mondo Japan ha avuto l’occasione d’intervistare…. beh non proprio tutti.
Lasciamo la parola a Fasano, Simone Ishvard Leonetti, Alessandro d’Atri e Marco Presentino e alle loro opere:
- BlackBoard: quando e perché nasce…
Blackboard nasce nel 2016 da un gruppo di amici ed ex studenti di sceneggiatura e disegno. Al termine dei nostri studi abbiamo deciso di iniziare a fare fumetti, oltre che a parlarne, tra la voglia di sperimentare e quella di raccontare.
- Cosa rappresenta per voi il mondo del fumetto.
Siamo un gruppo abbastanza eterogeneo, ognuno con il proprio stile, e forse è proprio questo il punto di forza del fumetto: ognuno lo affronta in maniera totalmente diversa dagli altri, in ogni aspetto. Qui poi il discorso potrebbe andare avanti per ore e finirebbe a pizze tra ubriachi con Scott McCloud. Il che, tutto sommato, sarebbe bellissimo.
- Il lettore acquisisce il prodotto finito ma dietro all’albo che si prende in mano, c’è un lungo lavoro, sacrifici e problematiche. Voi come autoproduzione come l’affrontate?
Con molta pazienza. Il lavoro da fare è tanto e il burnout è uno stato mentale perenne, ma l’autoproduzione ti dà una libertà che non è possibile ottenere in nessun altro modo e con nessun altro lavoro nel mondo del fumetto. Dal punto di vista artistico ma anche nella creazione dell’albo vero e proprio, dall’impaginazione alla stampa. Il fatto è che in realtà l’autoproduzione è una cosa bellissima e non potrebbe essere altrimenti. Pure perché se lo stiamo facendo è solo perché ci piace!
- E’ un periodo non facile per via della situazione sanitaria mondiale. Poche fiere, eventi molto ridotti. Come state affrontando questo momento?
È vero, è stato difficile sotto molti aspetti. Abbiamo avuto un albo presentato a Lucca 2019 che siamo riusciti a far girare poco e ha visto pochi eventi, e per altri progetti abbiamo preferito aspettare. In compenso abbiamo avuto tempo per discutere e prepararci per nuove proposte su cui stiamo lavorando tutt’ora. Sicuramente ci mancano gli eventi per com’erano prima della pandemia, ce ne sono stati nel 2021 ma chiaramente non poteva essere la stessa cosa. Ci auguriamo che presto le cose cambino, anche se di poco, e che ci sia quantomeno la possibilità di viverceli meglio.
- Qual è la miglior soddisfazione per un fumettista?
Dipende, probabilmente ognuno di noi darebbe una risposta diversa! Sicuramente quando un lettore ti dice di aver apprezzato una tua storia, capisci di essere riuscito a trasmettere le sensazioni e le emozioni che hai provato mentre la realizzavi, e questo probabilmente è uno dei momenti migliori. Ma non è da meno il vedere una tua idea che si concretizza, quando finalmente hai la soddisfazione di ritrovarla stampata su carta. Il lietissimo fine di una lunga storia di avventure e sofferenze.
- Progetti per il futuro?
Non pochi! Una delle nostre autrici in questo periodo sta finendo di lavorare a una graphic novel che stamperemo in primavera; nel frattempo stiamo lavorando a parecchi altri progetti che dovrebbero vedere la luce a fine primavera e altri in autunno, per il Lucca Comics. Per il momento niente spoiler ma ci stiamo impegnando nel realizzare qualcosa di diverso, e speriamo altrettanto interessante, da ciò che abbiamo pubblicato finora.
- E’ il vostro momento… cosa vi sentite di dire ai lettori di Mondo Japan?
Scoprite il mondo delle autoproduzioni! In Italia è un panorama sempre più ampio e vario, tra autori affermati ed emergenti, ricco di sperimentazione e di voglia di raccontare storie. C’è sia chi vive di soli fumetti, sia chi ci si approccia alla fine di una giornata di lavoro, ma in entrambi i casi è un atto di amore che difficilmente può essere ignora