E Novembre arrivò e con lui l’attesissimo primo albo di “Kalya“: “Il Frammento del Caduto”, pubblicato da Bugs Comics, soggetto e sceneggiatura di Luca Lamberti e Leonardo Cantone, con disegni di Luca Lamberti, Cover Regolar di Elena Casagrande, Cover Variant di Carmine Giandomenico.
Un nuovo fumetto che entra a far parte della scuderia della Casa Editrice che pubblica le avventure di Samuel Stern il biblliotteccaio esorcista. Un fumetto dalle atmosfere fantasy che porteranno il lettore in terre mistiche ad incontrare uomini, orchi, elfi, goblin e Gjaldest….
Ma chi sono i Gjaldest?
PREMESSA
I Gjaldest o pelle grigia per via del coloro del loro corpo, derivano da un frammento del nucleo vitale dei Fondamenti, sei divinità che vivevano ai confini del cielo. Una di esse, Malkuth diede origine alla razza Gjaldest ma gli altri Fondamenti, temendo la nuova vita li sterminarono. Malkuth, sacrificando se stesso, fece collassare la dimensione Atzmuth, in cui vivevano le divinità e con la propria energia rimastagli, racchiuse la vita della nuova razza, dentro dei cristalli protettivi.
I corpi dei Fondamenti precipitarono su Theia ad eccezione di Malkuth. Su questa nuova terra, i Gjaldest nacquero a nuova vita, i cristalli a contatto con gli umani, l’unica razza affine, furono in grado di sprigionare il loro potere, ricombinandosi con la carne del malcapitato.
I Gjaldest ebbero in dono la capacità di modellare la materia organica priva di anima. Si dimostrarono un popolo amico con gli abitanti del Continente ma dopo secoli, il Gjaldest Hamon- Darn, assoggettò il popolo di Theia, unificando sotto il proprio giogo l’intero Continente. Il primo re degli umani, Galmor, lo uccise e diede via alla caccia ai pelle grigia.
Nessuno poteva immaginare che con la caduta dei Fondamenti, fosse rimasta sopita per secoli un male blasfemo e che fosse il popolo di Theia a risvegliarlo: il morbo pallido, con i suoi immondi fiori, i quali attraverso le sue radici annienta tutta la materia organica…
LA TRAMA
L’alchimista Leena e la sua guardia del corpo Aridan sono stati convocati al Palazzo del Regno di Galdor, per indagare sulla natura di una strana vegetazione, emersa dopo un esplosione di luce, presso il bosco di Felhem.
In tanto, presso una cantina, il Gjaldest Dukan-Vyr, assolda Kalya una giovane avventuriera che non conosce bene il suo passato ma che deve avere un legame con i Gjaldest, per via della particolare iride degli occhi, per il colore della pelle e per le corna che nasconde sotto la benda.
Insieme al suo amico goblin Tagh, devono raggiungere il bosco di Felhem, dove è sorta una gigantesca pianta, la quale ha bonificato il morbo e portato in superficie un’antica reliquia: l’Alkest ( si pensa che contenga il potere residuo di Malkuth) che devono recuperare.
L’alchimista Leena giunta sul posto si trova di fronte dei soldati che non appartengono al Regno di Galdor, capeggiati dall’elfo Calon, il cui volto è coperto, al servizio del Signore Varnon, il quale afferma di trovarsi in missione diplomatica.
Mentre l’alchimista e l’elfo discutono in un clima molto teso, Kalya, giunta anche lei sul posto, si arrampica sulla gigantesca pianta e trova l’Alkest ma viene scoperta dai soldati dell’elfo….
L’opera, dopo un inizio che potrebbe disorientare il lettore, in quanto vengono presentati diversi personaggi e nozioni in merito, prende la propria strada e si inizia ad essere immersi in questa atmosfera fantasy, ricca d’azione, colpi di scena e personaggi carismatici.
La lettura quindi diventa intrigante, accattivante e veloce; le pagine si susseguono presentandoci tavole ricche di particolari e paesaggi suggestivi in un vortice di situazioni che rispondono ai dubbi dell’inizio. L’avventura di Kalya e del gruppo che si è formato, rende il lettore partecipe, curioso di sapere come si evolveranno gli avvenimenti e conoscere i misteri intorno a tale reliquia ma anche chi è la stessa protagonista.
Elemento non da sottovalutare, quel tocco di umorismo che serpeggia in alcune tavole che rende tutto molto più vivo, le immagine sembrano quasi muoversi sotto gli occhi del lettore.
Cosa poter dire di questo numero uno: se il Buongiorno si vede dal mattino…..