La giovane e orfana Miyo, la quale è in possesso del dono di percepire, quando tocca un oggetto, di riuscire a vedere i proprietari passati e presenti, viene assunta presso il negozio di oggettistica “Vingt”.
Le vicende del manga “La Lanterna di Nyx” realizzato da Kan Takahama e pubblicato da Dynit, si svolgono nella città di Nagasaki in un periodo di forti cambiamenti culturali, sociali ed economici nel Giappone del 1878, che guardava verso l’Occidente. Siamo nel periodo Meiji che restituì il potere politico all’Imperatore, dopo anni dominio degli Shogun e chiusura con il mondo esterno.
Il negozio è di Momotoshi Koura, un uomo amante delle innovazione, tanto da essersi recato all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1878 ed aver acquistato innumerevoli prodotti all’avanguardia come il grammofono, abiti all’Occidentale, cioccolato… da portare nella sua Terra per presentarli e venderli ai suoi connazionali, i quali rimangono meravigliati da tutte queste creazioni oltre i loro confini.
Una storia, le cui vicende dalla giovane Miyo, mettono in evidenza elementi storici rendendo l’albo curioso e fonte di conoscenze di invenzioni o prodotti che dopo evoluzioni e riadattamenti, sono giunti fino ai tempi nostri.
Un manga curato nei particolari, in cui permette al lettore di avere una visione della vita in Giappone in quel periodo, in cui si intrecciano commercianti, ex Daymo, politici, geishe, ex samurai… in cui il mondo culturale Occidentale entra in fusione con quello Nipponico, come ad esempio la moda nel vestirsi. Infatti il proprietario Momotoshi, vuole realizzare una specie di atelier nel suo negozio, nel confezionare vestiario Occidentale, utilizzando le prime macchine da cucire ma trovando difficolta nel reclutare sarte, in quanto queste conoscitore solo nella realizzazione di kimono.
Tradizione e modernità si alternano in questa storia per poi diventare una cosa unica, perché come il Giappone guardava verso Occidente, l’Occidente stesso, rimase affascinato e incuriosito della cultura e della vita del Sol Levante.
Un manga molto piacevole, alternativo alle solite storie del Giappone feudale con personaggi stereotipati e a volte fin troppo mitizzati o quello futuristico suddivisi in classi sociali rigide, troppo cybernetiche e robotizzate.