I cartoni animati giapponesi che abbiamo visto in Italia negli anni ’80, hanno segnato un’epoca in cui l’amore era un tema centrale nelle storie, tanto da lasciare un’impronta indelebile nel cuore di milioni di spettatori, grazie alle loro capacità di trasmettere emozioni profonde e coinvolgenti . L’amore è stato raccontato in tutte le sue sfaccettature: dall’amore romantico all’amore fraterno fino ad arrivare all’amore per se stessi.
L’amore romantico era spesso il fulcro delle trame, le storie d’amore tra i protagonisti erano affascinanti e coinvolgenti ed erano capaci di creare una tensione emotiva che teneva tutti con il fiato sospeso. Personaggi come Mirko e Licia in “Kiss me Licia”, Mila e Shiro in “Mila e Shiro – Due cuori nella pallavolo”, il triangolo amoroso fra Jonny, Sabrina e Tinetta in “ E’quasi magia Jonny” e Georgie infatuata sia di Abel che dell’innamorato Lowell in “Georgie” , Candy e Anthony e poi Candy e Terence in “ Candy Candy” e Oscar e Andrè in “Lady Oscar”…. hanno catturato l’immaginazione di molti giovani che hanno sognato e si sono identificati con le loro avventure romantiche.
Oltre all’ amore romantico è stato esplorato anche l’amore fraterno. Spesso i protagonisti si trovavano a dover affrontare sfide difficili insieme ai loro fratelli o sorelle , creando un legame speciale basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Un esempio memorabile è rappresentato dai fratelli Elric in “Full metal Alchemist” o dalle sorelle March ( Jo, Meg, Beth, Amy) di “Una per tutte e tutte per una” che lottano insieme per raggiungere i propri obiettivi e proteggersi a vicenda.
Infine i cartoni animati giapponesi hanno anche affrontato il tema dell’amore per se stessi: spesso i protagonisti dovevano superare le proprie insicurezze e accettarsi per quello che erano imparando a valorizzare la propria unicità. Questo messaggio è stato rappresentato in modo delicato e toccante in “Heidi” o in “Anna dai capelli rossi”.
Nella realtà in Giappone l’amore è spesso considerato un argomento privato e intimo, i Giapponesi tendono a essere discreti e cauti nel mostrare pubblicamente il proprio affetto, preferendo riservatezza e discrezione. Inoltre attribuiscono un grande valore alla lealtà e alla fedeltà nei rapporti amorosi. Il momento più importante di una relazione è il kokuhaku, confessare i propri sentimenti, cioè quando ci si dichiara apertamente alla persona amata. Ma prima di affrontare questo passo vi è un lungo periodo di conoscenza reciproca al fine di costruire un rapporto duraturo.
E’ importante sottolineare che l’ affetto verso gli amici o i familiari ( pronunciato con la parola ai ) o l’amore romantico (koi ) non vengono manifestati mai in maniera diretta come invece avviene in Occidente, si usa di più esprimere amore con i gesti, piuttosto che con le parole. Tuttavia , a causa della timidezza e dell’influenza culturale, è difficile incontrare coppie che si tengono per mano o si scambiano tenerezze in pubblico. Nonostante le sfide da affrontare, l’amore continua a essere una forza potente che arricchisce la vita, sorprende, nutre l’anima e unisce le persone , anche quelle più timide come i Giapponesi.