Gundam, probabilmente il personaggio più utilizzato e inflazionato nell’animazione Giapponese. Nelle fumetterie, ad opera della J-pop esce il manga “Mobile Suit Gundam, Unicorn Bande Dessinee”. L’ennesimo, infinito, capitolo dedicato al Mobile Suit.
Prima di iniziare a descrivere queste nuove avventure, poniamoci una domanda. Era necessario questo nuovo capitolo?
Questa serie, è tratta da delle light novel, scritte da Harutoshi Fukui e disegnate da Kouzoh Ohmori, in cui il Governo Federale Terrestre, sta dando inizio ad una nuova era, fuori dalla madre Terra. In quell’istante, avviene un attentato terroristico, sulla struttura spaziale in cui avviene il discorso.
Le vicende ruotano intorno ad un misterioso “scrigno di Laplace” e sulla colonia, un giovane di nome Banagher, salva una clandestina che cerca di compiere una missione per fermare la guerra.
Dal primo volume, si capisce niente della storia, tanti eventi che si susseguono, personaggi non ben chiari chi siano e quali siano i loro scopi, combattimenti che si svolgono senza avere un idea di chi siano le fazioni in lotta.
Probabilmente bisogna leggere i seguenti albi, però questo numero uno, non è che inviti tanto la prosecuzione.
Volendo cercare qualcosa di positivo in questo manga, è l’oscura eleganza che pervade per tutte le tavole; sia per una trama molto intrigata, sia perché le vicende si svolgono nelle oscurità dello spazio.
Un opera adatta per i veri seguaci di Gundam, i quali conoscono vita e morte di tutto l’universo del Mobile Suit, con questo nuovo capitolo possono integrare le loro conoscenze.
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