Le vicende si articolano, si sviluppano, si contorcono su se stesse in un una forgia di pensieri, stati d’animo fatte di convinzioni, paure che stanno dando vita a quell’effetto a catena, tra i vari protagonisti, chiamata Apocalisse.
L’albo Samuel Stern “Il Cavallo Rosso” con sceneggiatura di Marco Savegnago e Massimiliano Filadoro con disegni di Leonardo Marcello Grassi e la copertina di Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo e Emiliano Tanzillo, pubblicato da Bugs Comics, ci riporta da Padre Ducan, il quale sta vivendo una profonda crisi di fede, in cui molte sue convinzioni vacillano e il limite tra bene e male sembra essersi molto assottigliato, facendolo camminare in un percorso irto di dubbi.
Padre Ducan, convocato a Roma, gli viene mostrato un video in cui, dopo i fatti di Abisko, questa ha dato vita ad un nuovo culto, senza chiese e profeti, emersa dalle profondità dell’animo a cui chiunque può far parte di questa nera ecclesia. Questo per convincerlo a diventare un Inquisitore.
A questa richiesta il Padre è piuttosto scosso, in quanto significherebbe combattere il male con gli stessi metodi del demonio e tutte queste esternazioni le esprime ad un misterioso individuo incappucciato in un soprabito.
Insieme al gesuita David, gli chiede in che cosa consiste questa apocalisse interiore, la risposta è che Samuel ha accumulato tanto male e Ducan dovrà stargli il più vicino risultando il testimone del sigillo. Il Padre però si ribella in quanto non vuole far del male al Rosso. Il gesuita cerca di tranquillizzarlo, perché nel momento opportuno sarà al fianco del suo amico per consigliarlo o per fermare l’oscurità che lo guida.
Misteriose figure, giunte da un antico passato osservano Padre Ducan tra atroci dubbi che lo stanno portando sulla strada della follia, quando uno di queste lo invita ad entrare nella cripta dei cappuccini, qui si trova immerso in visioni e giochi d’ombra e trova ad aspettarlo Padre Cornelius. Questo gli rivela che Samuel era destinato a diventare un consacrato oscuro, per salvarlo lo aveva affidato a Kismet e avrebbe dovuto condurre una vita tranquilla sull’isola di Lewis ma Kismet, lo convinse ad avvallare un suo addestramento: far diventare Samuel un uomo in grado di non solo esorcizzare i demoni ma di redimerli. Adesso il ragazzo sta vivendo la sua apocalisse e Padre Ducan sarà il suo testimone, mentre lo stesso Padre, nel sottosuolo Romano sta per vivere uno scontro in cui bene e male si intrecciano…
Una storia, in cui realtà e visioni si confondono, dove tutto è avvolto da una coltre fitta di nuvolosi dubbi su cosa sia il bene e cosa sia il male, tutto però sta conducendo verso un unico punto finale: l’Apocalisse.
Una lettura coinvolgente, dall’aspetto molto teologico che rende appieno grazie ad un disegno che sembra di portare il lettore a dipinti di secoli addietro realizzati da artisti come Negretti Jacopo o Gambara Lattanzio che diedero vita ad opere legate all’Apocalisse.