Gli ultimi avvenimenti accaduti ad Abisko, in Svezia, in cui Stern ha chiuso un varco dimensionale per il passaggio dei demoni, ha lasciato degli strascichi che nessuno si aspettava.
Nel nuovo albo “Il Figliol Prodigo”, sceneggiato da Gianmarco Fumasoli e disegnato da Pierantonio Bruno, pubblicato da Bugs Comics, si ha l’impressione che la storia entra in una nuova fase, dove tutto quello che è stato presentato in precedenza, servisse come base per i futuri avvenimenti che accadranno.
Gillian, il responsabile della società segreta Singularity, contatta il Rosso per comunicargli una notizia non piacevole, gli rivela che dopo la chiusura del varco, sul terreno è rimasto un “qualcosa” privo di identità, in quanto separato dalla legione, si è trovato solo e spaesato in cerca di qualcosa che assomigliasse il più possibile al sentimento che lo ha generato, ovvero la negatività dell’uomo.
Stern è l’unico, forse, in grado di risolvere la situazione per la sua singolare capacità di interagire con queste forme extra-dimensionali. In tanto però c’è la preoccupazione che si possano aprire ulteriori varchi.
Ma Gillian starà raccontando tutta la verità?
Un capitolo in cui notiamo immediatamente un abile gestione degli aspetti più cupi, senza cadere nello splatter, tanto da risultare più un fumetto thriller che un horror. Questo grazie ad una sceneggiatura intelligente con uno stile cinematografico noir, mostrandoci, come in un gioco di specchi, situazioni misteriose e inquietanti che si rincorrono, rimandando le risposte in prossimi albi.
Il lettore, viene quindi inghiottito in un vortice di situazioni e colpi di scena pieni di suspance. La situazione famigliare di fondo, il ricercatore di laboratorio Julian Bauer che vuole rivedere la figlia ma che la ex moglie Susan non è d’accordo, potrebbe risultare marginale o addirittura fuori luogo, invece diventano il punto di forza per farci capire che d’ora in poi le vicende di Samuel prenderanno una nuova svolta, da cui sembra emergere sempre di più il lato oscuro dell’animo umano.