Le streghe, un tema che non passa mai di moda e che le ripresenta sempre in nuove forme e in epoche diverse.
“The Witch and the Beast” di Kousuke Satake, pubblicato da Panini Comics, è un’opera in stile Vittorino moderno, dal tratto accattivante e una sceneggiatura che presenta delle ottime possibilità di sviluppo.
La Storia
Ashaf un mago che porta con sè una bara e Guideau, fanno parte di un organizzazione: “Risonanza Magica” il cui compito è intervenire soltanto nelle questioni riguardanti la magia. Un organizzazione composta da maghi che operano per la magia tramite la magia. Questa avverte i suoi esecutori tramite una lettera, la quale per essere aperta è necessario avere l’anello dell’organizzazione
Ashaf sta aiutando, l’irascibile Guideau che odia le streghe, in quanto ha ricevuto la maledizione da una di esse e adesso cercano un modo per sciogliere questo incantesimo.
La coppia Ashaf – Guideau è una sorta di connubio esplosivo; il mago pacato, fine nel parlare, amante del buon mangiare e bere, eleganza nel porsi davanti alla gente, tanto è irruenta, scomposta, volgare e sgraziata la ragazza dall’aspetto piuttosto selvaggio, la cui vera natura è contenuta nella bara che porta in spalle Ashaf.
La narrazione interessante, non banale, con molta azione, presenta una lettura lenta, dovuta forse alla presentazione del mondo in cui si svolgono le vicende.
Un punto di forza di questo manga è il tratto, delicato e preciso, piacevole alla vista che si limita all’indispensabile, riuscendo però a rendere le tavole complete anche se in molti casi priva di sfondi.
Il grande lavoro dell’artista è stato mettere in scena i due protagonisti, caratteri opposti ma dal carisma coinvolgente, costretti a collaborare insieme in un viaggio ricco di avventure e colpi di scena. Non il solito titolo fantasy in cui compaiono animali fantastici, stregoni, incantesimi e tanto altro ma tutto ben dosato, per dare risalto a un qualcosa di non ancora ben definito che si vuole raccontare albo dopo albo.
Da leggere sicuramente.
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