Accettare la sfida della complessità, di una realtà incerta e imprevedibile. Così possiamo considerare lo scontro che sta avvenendo tra Aquaman e Balck Manta al comando del gigantesco mecha, donatogli da Lex Luthor, in possesso di un’intelligenza artificiale basata sul defunto padre.
Lo scontro cruento e senza esclusioni di colpi, sembra volgere a favore dell’acerrimo nemico di Arthur Curry ma l’intervento di Trstram Maurer il vecchio gestore del faro di Amnesty, tramutato in una mostruosa creature e il connubio dei poteri di Mera e Aqualand, portano alla sconfitta Black Manta.
Lo sforzo eccessivo, porta però Mera che si trova in stato interessante a svenire…..
Sempre ricco d’azione e di colpi di scena anche in questo numero di Aquaman, con un disegno accattivante tanto da sentire il rumore delle onde e il profumo della salsedine, da permettere di vivere in prima persona le vicende di Arthur e di rimanere con il fiato sospeso per la sorte di Mera.
Rimane invece anonimo la persona di David alias Black Manta, il quale pur essendo il nemico di punta , non riesce ad avere lo stesso carisma e leadership di altri criminali come lo stesso Lex Luthor in Superman, Joker di Batman, Sinestro Lanterna Gialla di Lanterna Verde… la sua presunzione non riesce andare a pari passo con le sue ambizioni, lo scopo della vendetta è diventato troppo flebile e inizia a perdere credibilità .
Non è altezza di poter mettere in difficoltà Aquaman ma soprattutto non ha le capacità mentali nella realizzazione di paini complessi che lo avvantaggino.