Di questa serie animata, parto a parlarne dal finale, probabilmente uno dei più drammatici e iconici dell’animazione Nipponica. Una conclusione che lascia molto tristezza e amaro in bocca allo spettatore il quale si era affezionato al protagonista. Ma chi è il protagonista?
Korosensei è una creatura tentacolare, dal colore giallo, il cui scopo è distruggere la Terra ma in accordo con il Governo Mondiale, la classe scolastica medica dell’Istituto Kunugigaoka Junior High School, la sezione 3-E (E sta per end, in quanto in questa classe, situata in un vecchio edificio tra le montagne, vengono inviati tutti gli studenti dai voti mediocri) avrà tempo un anno per ucciderlo, in caso di successo, gli studenti, riceveranno 10 miliardi di yen.
L’impresa non sarà delle più facili, in quanto il misterioso essere si muove alla velocità Mach 20 e l’unico elemento in grado di eliminarlo sono armi in gomma. Korosensei diviene così l’insegnante della sezione 3-E; inizia una convivenza bizzarra, in cui gli studenti tra una lezione e l’altra tentano di uccidere l’insegnante, il quale gli partirà delle lezioni che li renderà più sicuri di loro, pronti ad affrontare la vita a testa alta, riuscendo a far emergere le loro capacità assopite e trasformandoli in sicari perfetti.
La serie si muove tra momenti drammatici ad altri di grande ilarità, con quel senso di mistero che ruota intorno alla creatura, tanto che all’inizio dell’anime ci viene presentato come colui che ha distrutto più della metà della Luna ma soprattutto ci si pone la domanda perchè vuole distruggere la Terra e perchè è voluto diventare insegnate di una classe di alunni non eccelsi?
Man mano che gli episodi proseguono, il rapporto tra insegnante e studenti si consolida sempre di più e nello stesso tempo emergono nozioni del passato di Korosensei, il quale era un umano, un formidabile assassino sopranominato “il dio della morte”, tradito dal suo allievo e condotto in un laboratorio dove è stato sottoposto a degli esperimenti, in questo luogo conosce l’insegnate della 3-E….
Un’opera piacevole, particolare che stupirà che vi emozionerà, qualcosa di diverso in un panorama piuttosto piatto di idee. Niente è scontato fino ad un certo punto, anche se verso le ultime puntate la trama si volge verso il finale in maniera leggermente stanca, in quanto si era percepito che non poteva esserci un lieto fine ma il successo degli studenti, a livello di esperienza di vita, doveva passare per forza dalla morte del loro insegnate che lui stesso ha decretato.
Un titolo con situazioni imprevedibili che ha un grosso pregio: è in grado di lasciare qualcosa dopo la fine dei titoli di coda.