Haruto è un ragazzo che ha perso la sua famiglia in un incendio, lo shock gli ha fatto perdere la memoria, facendolo cadere in uno stato di estraneità, considerando la sua esistenza inutile.
Per un futile incidente, il ragazzo muore e un angelo e un demone, scesi sulla Terra in cerca di una persona che diventi il dio della morte, gli propongono questo incarico. Dovrebbe recuperare le anime peccatrici fuggite dal Regno dei cieli.
Le due entità ultraterrene, gli promettono che se diventerà il mietitore ‘anime, quando avrà finito il suo compito, lo faranno ritornare in vita prima che l’incendio uccidesse la sua famiglia.
Il manga di Akaza Samamiya è un’opera poco innovativa, il tema del dio della morte, personificato da un umano, è stato già trattato in molti titoli. Poche idee , un eccessivo e lungo preambolo, prima di entrare nel vivo della storia. Ci troviamo davanti a una sceneggiatura priva di energia e di spunti accattivanti, con cliché abusati, banalizzando e ridicolizzando l’incontro tra Haruto e i messaggeri di Dio.
Si Ringrazia: