In America negli Anni 70, per noi i primi Anni 80, serie tv prodotte da Hanna & Barbera, in cui i protagonisti erano giovani teenager che si dedicavano alla musica ma che poi erano implicati in storie d’azione e avventura con atmosfere thriller condite, sapientemente con tanta ironia, sono state molte tanto, da creare un filone narrativo.
Un titolo di discreto successo è stato “Butch Cassidy and the Sundace Kids”, cartoon trasmesso negli USA nel 1973 su NBC, costituito da 13 episodi.
Il gruppo, formato da 4 ragazzi, in realtà sono delle spie del governo Americano che come copertura sono una band musicale. Le loro mission che si svolgono in tutto il mondo, sono assegnate da Socrate un super computer allergico ai cani. Guarda caso la band ha come mascotte Elvis un cane.
La Rock-Band
Butch leader del gruppo, dai capelli scuri, suona la chitarra, sempre alle prese con le groupie che lo inseguono. In possesso di un anello che non è altro che un gadget tecnologico che gli serve per comunicare con il super computer Socrate.
Stephanie dai capelli castani, suona il basso ed è la sorella di minore di Wally.
Merilee la fidanzata di Butch, suona il tamburello, dai lunghi capelli biondi che con la sua perspicacia e intelligenza ha contribuito a rompere lo stereotipo di bionda-sciocca.
Wally batterista dai capelli rosso e ricci, dal carattere gentile e generoso.
Caratteristica riconoscibile sono gli abiti degli Anni 70, dai pantaloni a zampa di elefante, alla minigonna, alle camice dai colori sgargianti, con questo sound orecchiabile e ballabile che, riguardando oggi la serie, rievoca immediatamente quel periodo.
Elemento molto interessante, pur ripercorrendo un certo layout di serie simili come (Jabber Jaw, The Pussycats…) riguarda la storia, dalla connotazione più adulta, ad esempio la mancanza delle scene di inseguimento comiche, impostate sulla base di musica pop che erano una prerogativa base di titoli che abbiamo accennato prima. Il contesto di spionaggio, quindi la suspense per la riuscita della missione, ci riporta agli anni della “Guerra Fredda”, quindi pur mantenendo delle scene comiche, abbiamo un mix tra scenari realistici e contesti fantastici.
Altra particolarità, non trascurabile per il periodo, è un’animazione di livello, con movimenti fluidi specie quando il complesso suonava. Un cartoon che ha saputo conquistare il pubblico che ancora oggi lo ricorda con piacere.