Spy X Family – Code White, il lungometraggio animato e doppiato in italiano arriverà il 24 Aprile nelle sale cinematografiche grazie a Crunchyroll e Sony Pictures.
Lui è una spia. Lei è un’assassina. Insieme, Loid e Yor tengono riservata la loro doppia vita, fingendo di essere una famiglia perfetta. Tuttavia, la loro figlia adottiva Anya, una telepate, conosce a loro insaputa gli eccitanti segreti di entrambi. Con la scusa di portare la famiglia a fare un weekend di vacanza invernale, il tentativo di Loid di fare progressi nella sua attuale missione “Operazione Strix” si rivela difficile quando Anya viene erroneamente coinvolta e scatena eventi che minacciano la pace nel mondo!
La sinossi è chiara e lineare per la fan base, ma furbamente viene sciorinata come apertura del lungometraggio rendendolo accessibile a tutti come capitolo a se stante. Di questo infatti si tratta, 110 minuti di comicità ed azione in pieno stile Tatsuya Endo. Un’avventura inserita appunto nel tentativo di completare la Operazione Strix, collocata nell’arco narrativo post arrivo di Bond e Nightfall. Come direbbero gli otaku, è qualcosa di non-canon!
Lungi da anticipazioni e spoiler, è un’animazione che va vista. Se vi stuzzicano pasticceria, ilarità, creatività, azione ed un doppiaggio da paura, è imperdibile. Non c’è molto da dire, anche le variazioni stiliste di animazione e disegno in base a personaggi o situazioni sono piccole chicche che vanno apprezzate sul grande schermo. Anzi, vi sfido con una sottilissima anticipazione … cosa vi immaginereste di vedere se vi dico “Il Signore della Pupù“?!
E’ lo stesso dilemma che toccherà dipanare ad Anya, che in questo capitolo è probabilmente il personaggio top con le sue stramberie immaginarie, con la voce di Valentina Pallavicino. E’ un’interpretazione assolutamente magistrale la sua, perché davvero i panorami sconclusionati in cui per una ventina di minuti Anya vive, necessitano di doti espressive particolarmente allenate ed abili. Riuscire a mischiare emozioni di paura, dolore, sollievo, felicità, beatitudine una concatenata all’altra con un ritmo incalzante non è davvero per tutti. Il “Giardino dei Water” sarà la consacrazione della sua bravura!
In Code White, tutto ruota principalmente sulla famiglia Forger. C’è qualche apparizione di Yuri, “Handler”, Becky, Franky, Nightfall, “Secondogenito”, però sembrano proprio comparsate fan service. Forse, per chi è affezionato alle iterazioni con questi personaggi, è l’unica dolente di tutto. Avendo dislocato tutto in una città esterna, la scelta è stata quella di metterli in terzo piano a favore della triade principe della saga. Non per questo però, l’agente Nightfall o la romantica Becky, non avranno le loro piccole occasioni per farci sorridere e fare da aggancio alla trama principale dell’anime.
Lo zoccolo duro della comicità è anche appannaggio della timida ed insicura Yor, la cui necessità di risposte sarà fortemente in contrasto con il Vin Brulè e colleghe troppo civettuole. Risate che fanno in fretta a sopirsi quando la piccola Anya è in pericolo. Ed ecco che Thorn Princess, con tutta la sua fredda gentilezza, diventerà implacabile e spietata. Ed è qui che Elisa Giorgio da il meglio di se. Il “doppiaggio bipolare” di un’adulta con mille sfaccettature, emozioni, insicurezze, amore, freddezza, furore. Il tutto in un turbinio di pensieri che durano e variano da un millisecondo all’altro.
Ed infine Lord Forger, il nostro Mattia Bressan, dalla voce rassicurante e calma in ogni occasione. Quel timbro pacato dell’uomo sicuro di se e di ogni cosa che sta facendo, che ti fa entrare in sintonia con Nightfall e la sua irrimediabile infatuazione. Freddo e calcolatore per portare a termine la missione, dolce ed amorevole verso tutti, pensatore sopraffino per studiare il piano d’azione. In ogni battuta passano come un fiume tutte queste emozioni, rendendo Loid un personaggio amabile ed “Elegant”! E sempre con quel dubbio … è per la missione … o è amore?!
Una direzione del doppiaggio straordinaria di Renata Bertolas, per un cast italiano eccezionale. Goduto su un’ampia poltrona davanti ad uno schermo gigante, non mi fa rimpiangere assolutamente di non averlo visto in lingua originale. Lo ammetto Max di Benedetto e Giulia Maniglio mi sono mancati tanto con i loro protagonisti tutto pepe.
La voce frizzante di un informatore divertentissimo alle prese con le donne.
La voce trasognante di una ragazzina innamorata e romantica che studia la presunta love story della sua best friend. Eppure tornerei a rivederlo oggi stesso! E nonostante tutto, quando raramente (a tradimento) arrivano le loro voci, senti la beatitudine delle loro battute che speri non terminino mai!
Se lo avete atteso, se volete passare due ore divertenti, se volete una fetta di animazione doppiata in modo sopraffino, non potete davvero mancare alla primissima visione di Code White. E poi alla seconda!