Possiamo considerarla una delle migliori serie animate mai prodotte. CowBoy Bebop venne trasmessa in Italia sull’ emittente MTV nel contenitore Anime Night tra la fine degli anni 90 e i primi del 2000.
Opera prodotta dalla Sunrise e concepita da Shinichiro Watanabe, dal contenuto originale, ambientata nel 2071, in cui sono stati colonizzati pianeti del Sistema ed è possibile viaggiare da un pianeta e l’altro, attraverso i Gate, dei dispositivi che permettono di effettuare salti iperspaziali.
In questa nuova epoca, però il crimine non si è estinto e tra terroristi, spacciatori di nuove droghe, assassini e delinquenti di ogni risma, a far fronte a tale criminalità oltre alla polizia del sistema solare: Solar System Police (ISSP), sono state rintrodotte come nel vecchio West, il sistema delle taglie.
I protagonisti dell’anime sono dei cacciatori di taglie, tipi molto particolari, ognuno con una propria storia, un passato non facile, probabilmente che si sono riuniti per non condurre una vita solitaria, hanno poco che li accomuna, se non una certa tristezza che si trascinano ma che li porta, ognuno alla propria maniera, ad aiutarsi a vicenda.
La serie, anche se ambientata nel futuro, con elementi che possono ricordare Star Wars o Blade Runner, sovente ha caratteristiche che riportano a normali città terrestri, in particola modo americane; marciapiedi affollati, sale gioco, locali notturni e bar… in certi frangenti hanno un clima quasi retro degli anni 50-60.
Un mix tra un western ambientato nel futuro con accenni noir, in cui i protagonisti agiscono sovente per vincere i fantasmi del loro passato.
Spike Spiegel ex affiliato della società mafiosa Red Dragon, dopo la morte della sua fidanzata ha quasi perso la voglia di vivere, ha le caratteristiche di un Clint Eastwood e di un Bruce Lee: poche parole ma sempre pronto all’azione. Caratteristico il bavero costantemente alzato della camicia.
Jet Black compagno di avventure di Spike è un ex membro della ISSP, che ha abbandonato il corpo di polizia in quanto disgustato dalla corruzione che vi regnava. Un uomo duro che ha visto troppe brutalità ma in possesso di un grande cuore.
Faye Valentine, una bellissima e sensuale ragazza, letale e amante del gioco che sa cosa vuole e perciò va diretta all’obiettivo. Purtroppo non conosce il suo passato, dato che è stata ibernata un centinaio di anni prima e al momento del risveglio non ricordava neppure il suo nome.
Ed è una ragazzina dalle grandi capacità di Hacker, in grado di violare qualsiasi sistema informatico ma nello stesso tempo sembra che non abbia mai la concezione di quello che le accade intorno, vivendo spensierata e in allegria.
Ed infine il cane prodigio Ein, forse il più normale di tutta la compagnia.
CowBoy Bebop è un vero cult, in cui situazioni drammatiche si miscelano ad avvenimenti paradossali e umoristici, dove l’azione si alterna a momenti filosofici e new age, creando scene profonde. L’autore ha immerso tanti generi dal Pulp al Hard boild, dagli spaghetti western al Wuxia, in cui possiamo notare degli omaggi a registi come John Woo, Quentin Tarantino, Stanley Kubrick. Tutto questo con un’animazione fluida e accurata con una colonna sonora che spazia dal Blues al jazz che illumina ancora di più questa serie, realizzata non solo ad un pubblico adolescente ma pensata per tutti.
“See you space Cowboy…”