Il genere “Majokko”, bambine a cui vengono concessi poteri magici è stato inventato dallo Studio Pierrot, ed ha come massimo esponente “L’Incantevole Creamy”.
Un anime, uscito in Giappone nel 1983 e arrivato in Italia nel 1985 trasmesso sull’emittente Italia 1, che ha riscosso un incredibile successo e tutt’oggi è ricordato con piacere dagli spettatori di quegli anni ma apprezzato anche dalle generazioni più giovani.
Il mix di magia e canzoni che l’idol Creamy cantava, in storie semplici e graziose, dalle connotazioni quasi oniriche, seppe conquistare tutti.
Ora, per tutti coloro che vogliono ancora seguire le avventure della piccola Yu- Creamy, esce lo spin-off dedicato a Megumi Ayase (Duenote), la storia di Creamy vista dall’altra idol, stella dell’agenzia Parthenon Production, gestita da Shingo Tachibana (Pentagramma).
“Creamy Mami – La Principessa Capricciosa”, realizzata da Emi Mitsuki e pubblicato dalla Star Comics, presenta tutti i protagonisti della serie principale, dal amico d’infanzia di Yu, Toshio al manager Kidokoro, dai gattini a Joe Snake… con uno stile Anni 80, proprio per far immergere l’appassionato in quelle atmosfere che si sono vissute in quegli anni, con un tratto delicato e un’attenta risoluzione dei primi piani, senza tralasciare particolari della serie precedente.
L’opera, per il momento, pur essendo molto piacevole da leggere, presenta un aspetto insolito per questo genere, ovvero il concetto di magico è quasi assente. Dovuto senza ombra di dubbio, dal fatto che le vicende si vedono attraverso gli occhi di Megumi e quindi, si dà più risalto all’aspetto dello spettacolo, del dietro le quinte, tralasciando quindi esperienze fantasiose e mondi magici, quasi fosse una specie di reality.
Il manga vuole analizzare più approfonditamente il panorama idol, Megumi che riscontra in Creamy una rivale che gli sta oscurando la sua notorietà e quindi ferita nell’orgoglio, cerca di riconquistare la sua posizione di leader . Mentre, per quanto riguarda Creamy, la conosceremo meglio sotto l’aspetto artistico e del rapporto con la stessa Megumi, così capiremo ancora meglio come è diventata un’icona dell’animazione.
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