Le avventure di Dylan Dog hanno sempre una connotazione onirica, in cui ci si perde in mondi e situazioni che si intersecano uno dentro l’altro, portando alla ribalta un contesto narrativo fatto di mistero e alchimie soprannaturali.
In questo albo “Dylan Dog Old Boy 18” pubblicato dalla Bonelli Editore, sono presenti due storie, molto differenti a livello di sceneggiatura ma accomunate da questo effetto di surrealismo onirico.
“Terre Desolate” con sceneggiatura di Andrea Cavaleto e disegni di Giovanni Preghieri, il detective dell’occulto riceve una missiva per recarsi in un luogo desolato, nella brughiera di Bodmin Moor, dove vive una famiglia isolata da tutto e da tutti e che devono vedersela con creature misteriose che tendono ad uscire quando piove.
Il disegno dal tratto molto realistico e le continue sfumature nere, rendono al meglio la situazione opprimente che si vive in quel contesto, dalle pagine trasuda addirittura quel senso di umidità dovuta alle continue piogge che accompagnano le tavole. In un’intensità emotiva, in cui ci si pone la domanda, se tutto questo non è soltanto un incubo frutto della mente dello stesso Dylan.
La storia si sviluppa in maniera lenta per dar modo di conoscere appieno la situazione e i personaggi, coinvolgendo in seguito il lettore in una conclusione con un colpo di scena che porta alla scoperta di cosa vi è dietro la presenza delle strane creature, lasciando però un finale aperto.
Nel secondo racconto, “Il Diavolo in Paradiso” con sceneggiatura di Alessandro Rosso e disegni di Paolo Bacilieri, l’effetto onirico è maggior accentuato, in quanto la storia si sviluppa su due piani, uno reale e l’altro trasognante, in cui la fidanzata di Dylan: Ariel muore.
Nella realtà dovuta ad un incidente d’auto, guidata da Dylan, scoprendo che poi questo è accaduto perchè era stata manomessa la vettura del detective. Nel mondo dei sogni, la cui ambientazione ricorda molto l’Inghilterra del 1800, la ragazza ha una caduta da cavallo, quest’ultimo drogata.
L’assassino non la scamperà grazie al gatto Cagliostro di Dylan, ed è proprio il felino il protagonista principale che pur vedendolo poco, risulta presente nei momenti salienti della storia, osservando di nascosto da tutti.
Storie intense, con una lettura che conduce il lettore non su semplici percorsi letterari ma hanno un effetto molto riflessivo, dove il sogno si mescola con la realtà e viceversa, in un gioco di scatole cinesi in cui la verità è mascherata da incubo.