Vi sono manga, che pur avendo una certa età, sono un piacere leggerli perché permettono di far conoscere uno scorcio della società di un certo periodo.
L’opera di Yuu Koyama, “Forza Genki”, conosciuto qui in Italia per la sua trasposizione animata con il titolo “Forza Sugar”, è un piacevole manga sportivo, realizzato nella metà degli anni ’70, in cui si denota nelle tavole disegnate una contrapposizione di una società che vive nel boom economico e chi vive ancora in una società arcaica.
La storia è incentrata sul bambino Genki, il quale orfano di madre, girovaga per il Giappone con il padre di professione pugile ma di scarso valore. Il bambino, grande estimatore del padre cerca di emularlo nella sua attività, infatti, quando purtroppo, rimarrà orfano del genitore che muore durante un incontro, cercherà con tutte le sue forze di realizzare il sogno del padre e diventare lui stesso campione di box, affrontando mille difficoltà. Tra queste le restrizioni dei genitori della madre, che hanno sempre accusato il padre della morte di loro figlia.
Un manga intenso e pieno di umanità che rispetto a quelli realizzati oggi, ha un andamento della storia piuttosto lento, soffermandosi su alcuni particolari o atteggiamenti per far comprendere meglio la psicologia e quindi le future azioni dei protagonisti.
Il disegno a primo colpo d’occhio, ti fa immediatamente ritornare indietro nel tempo. Tavole in cui i vari personaggi, mote volte sembrano più delle caricature con un tratto piuttosto spesso e marcato.
Un fumetto, probabilmente dedicato a coloro che hanno amato la serie tv e che potranno così conoscere il finale, per i nostalgici dei manga anni ’70-’80 e magari per coloro che hanno sempre solo letto prodotti solamente commerciali con personaggi androgini e storie stereotipate.
Permettetemi di fare un grande plauso per la scelta alla casa editrice Goen.
Si Ringrazia: