Quando hai scoperto che il fumetto era la tua passione.
Leggo fumetti di tutti i tipi sin da ragazzina, mio padre ha sempre letto fumetti franco-belga e Bonelli, mia mamma leggeva i Peanuts e Mafalda, mio zio mi regalava tutte le uscite Disney da edicola degli anni ’90. Oltre a tutte queste suggestioni, durante l’adolescenza ho iniziato a leggere manga. Forse è stata un po’ quella la fase in cui ho preso coscienza dell’amore per il fumetto, ma penso fosse sopita in me sin da bambina.
Ci presenti le tue opere?
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir è la serie a fumetti tratta dal cartone animato omonimo. Mi occupo di realizzare gli adattamenti dei singoli episodi, ormai da 5 anni! Complots à Versailles invece è tratto da una serie di romanzi francesi e parla di complotti e scandali alla corte del re Sole nella Parigi del 1600. Amo le storie in costume, come il mio primo fumetto autoprodotto, Miss Hall, che è ambientato nell’Inghilterra del 1800 e ispirato ai romanzi di Jane Austen.
Come strutturi il tuo lavoro di artista.
Lavoro quotidianamente dalle 6 alle 10 ore al giorno a seconda delle scadenze. Disegno al 99% in digitale, prendo in mano carta e penna solo per realizzare commission! Amo sia disegnare che colorare, ma la parte che preferisco di più del mio lavoro è la creazione del character design dei personaggi! Quanto alla tavola a fumetti, realizzo anzitutto dei microscopici storyboard dove capisco come suddividere la tavola e che inquadrature usare. Poi passo alla fase layout in cui studio bene quello che devo disegnare e faccio le ricerche che mi occorrono, e poi abbozzo bene tutto quello che devo disegnare. Infine con le chine pulisco e definisco bene i dettagli. Se posso mi occupo anche del colore, ma non sempre, per via delle strette tempistiche di lavorazione, ne ho la possibilità. Quel che è certo è che immagino sempre i miei disegni a colori, sin dalle prime bozze.
Quanto è fondamentale documentarsi, per dar vita alla propria opera.
Tantissimo, soprattutto se come a me capita di realizzare fumetti storici e in costume. Ma non solo ovviamente, mi capita di cercare reference anatomiche o di fotografarmi in pose che magari ho già disegnato altre volte, ma che voglio approfondire meglio. Anche per la colorazione è importante cercare palette o foto di riferimento e di ispirazione.
Ci parli del tuo percorso professionale?
Ho iniziato come colorista per Panini Comics; sempre per Panini dal 2017 realizzo i fumetti contenuti nel magazine settimanale di Miraculous; tra il 2019 e il 2022 ho disegnato la serie di Complots à Versailles per Jungle Editions. Nel frattempo ho intervallato il lavoro da fumettista con quello da illustratrice e copertinista per Fabbri, Giunti, Rageot, Panini e da colorista per BOOM! Studios e Tunué. Dal 2014 realizzo anche prodotti indipendenti, dal fumetto storico romantico Miss Hall a storie brevi, oltre che merch e oggettistica varia sul mio sito
www.giuliaadragna.com e nelle fiere del settore. Non posso fare anticipazioni ma a breve (spero!) uscirà il fumetto che ho realizzato nell’ultimo anno!
C’è un progetto artistico che hai nel cassetto e che prima o poi porterai alla luce?
Ne ho diversi, prima di tutto vorrei riprendere e completare Miss Hall, ma ho almeno un paio di altre storie già scritte che aspettano il loro momento per fare capolino! Mi piacerebbe anche tantissimo realizzare un adattamento a fumetti di alcuni dei miei romanzi preferiti, Emma, Piccole Donne o Anna di Tetti Verdi per dirne alcuni.
E’ il tuo momento…. cosa ti senti di dire ai lettori di Mondo Japan?
Spero di sentirvi quando tra qualche mese uscirà il progetto a cui sto lavorando! Ci ho messo l’anima e, sarò di parte, mi piace un sacco. Ci risentiamo appena esce? Nel frattempo, se vi va, vi aspetto su Instagram @giulia.adragna