“Gioco di carte a ruoli coperti di ambientazione fantasy”, così recita l’introduzione al regolamento che troverete all’interno di un pack dalle dimensioni essenziali, molto utile per essere portato sempre con sé.
All’inizio della partita ad ogni giocatore verrà assegnata una fazione (nascosta agli altri) da cui dipendono le condizioni di vittoria. Durante lo svolgimento del gioco tuttavia, tra alleanze, tradimenti ed inganni, potrebbero accadere eventi che portano questo status quo a subire una repentina modifica. Quindi nulla è definito o “firmato col sangue” ed il continuo stravolgersi delle alleanze richiede un rapido riadattamento della strategia in corsa. Questo offre al gameplay estrema dinamicità e continui colpi di scena. E’ questo aspetto della dinamica che lo posiziona ad una certa “distanza” da altri giochi di carte con ruoli coperti (di ambientazione western o giapponese feudale) con titoli ben noti a tutti i giocatori da tavolo.
Nel regolamento è inoltre illustrata una “modalità torneo” a punteggi, nel caso non siate abbastanza appagati da una serie di partite singole, che sicuramente vi troverete a giocare, perché comunque il tempo per una “disputa” è contenuto, variando dai 20 ai 40 minuti.
Il gioco può essere intavolato da 4 a 8 giocatori e in più di una occasione vi toglierà di impiccio nelle serate in cui sarete in sette e dovrete affrontare l’annoso problema dello “splittarsi” in due tavoli differenti.
Senza entrare nello specifico del regolamento di gioco vediamo le peculiarità delle carte. Vi troverete ad usare:
- un mazzo “fazioni” composto da 8 carte differenti di 3 colori che indicano l’alleanza di appartenenza e l’obbiettivo comune;
- un mazzo “eroi” contenente 16 personaggi differenti, con abilità uniche;
- un mazzo “di gioco” che ha al suo interno 123 carte suddivise in: equipaggiamenti (carte gialle), eventi (carte blu), azioni (carte rosse) e speciali (carte verdi).
Nascosta nel mazzo di gioco vi è però una chicca: “Aamon la Strega”, l’eroe nascosto. Se messa in gioco questa carta scatena un vero putiferio: infati la Strega possiede l’eroe del giocatore che l’ha evocata e fa tornare in gioco i personaggi morti degli altri giocatori come propri Succubi: quindi i caduti torneranno a giocare nella fazione di Aamon, con l’obbiettivo di sconfiggere tutti gli altri, indipendentemente dalla fazione di appartenenza.
Gli autori di questo gioco sono Cristina Giovannini Luca, dietista e tecnologa alimentare di Pont Canavese (TO), e Pietro Depalma, ingegnere ambientale di Bernalda (MT). Entrambi giovanissimi, ora vivono all’ombra della Mole Antonelliana. Per la stampa (praticamente in autoproduzione) si sono rivolti alla Grafiche Ambert di Verolengo (TO).
Era la lontana estate dell’anno 2016, quando Cristina e Pietro, stanchi di giocare a Bang, Samurai Sword e Mythomakya e ispirati dalla visione di Game of Thrones, vengono presi dalla voglia di sviluppare insieme qualcosa di nuovo. E’ proprio da Mythomakya che i due partono, cercando di modificarlo perché secondo il loro “sentire” è carente di qualcosa.
“Ha una scatola grande e poche carte, io volevo una scatola piccola con tante carte” ci racconta Cristina, che si è occupata del progetto grafico.
“Volevo un gioco dove i protagonisti fossero calati in una ambientazione di un mondo GdR di mia invenzione” dice Pietro, che si è occupato della storia ed ha realizzato tutti i disegni.
“Per il primo prototipo, quello che abbiamo portato all’ufficio brevetti (e che quando lo facevamo provare agli amici non tornava indietro mai prima di quattro ore) ci abbiamo messo un anno e sei mesi” racconta Pietro. “poi le idee per ogni personaggio sono state immerse in una ambientazione fantasy nuova, che ora è in fase di sviluppo per poter diventare una graphic novel.”
Cristina ci spiega che i nomi dei personaggi sono nati dal concetto, l’idea che quel personaggio incarna. “Ho poi tradotto queste parole in altre lingue, accostandoli ai nomi di personaggi provenienti da culture diverse (romani, celti, greci, biblici e mitologici) che avessero attinenza con il profilo del personaggio da battezzare. E’ così per esempio che nasce Aamon, ricavato direttamente dalla cerchia dei demoni cardinali dell’Inferno.”
“Il mio personaggio preferito è Kamar, il secondogenito della famiglia regnante in Tanaka”, dice Pietro. “E’ uno stratega come Annibale, ma si veste da persona “leggera”, come Juza delle Nuvole. Quello che sento più lontano, invece, è Giliad: il Paladino che ha perso la guerra ed ora deve imparare che non esiste solo il bene o il male”.
“Il mio personaggio preferito è Hexon, che può scambiare le carte dalla mano di due giocatori, compreso sé stesso, sacrificando due punti vita. Quello che non sopporto è Zefi, che sacrificandosi può riportare in vita un eroe defunto con tutti i punti vita e dieci carte”.
Dalla differenza tra queste due risposte si capisce chiaramente “chi” si è occupato di “cosa”, nello sviluppo di questo gioco. Pietro è immerso nel flavour dell’ambientazione, mentre Cristina ha ben chiare le meccaniche.
Ci hanno confessato che non avendo grande esperienza ludica (e ancor meno con le case editrici) il tentativo di trovare un produttore per il loro gioco ha portato a un fallimento dietro l’altro. “Ad alcune case editrici non piacevano i disegni. Altre imponevano una tiratura minima di cinquecento copie.” Ma i due non si sono dati per vinti e grazie a Luca Pistono di Grafiche Ambert (familiare di Cristina) hanno tentato la via dell’autoproduzione.
Se il progetto è partito da quel lontano agosto 2016, la data della prima pubblicazione è stata febbraio 2019. Poi è giunta l’ora del lavoro di pubblicità e marketing. “Odiavamo parlare in pubblico” confessano entrambi, “Il mondo ludico però ci ha fatto cambiare idea, è bello vedere che le proprie passioni vengono condivise da così tanta gente”.
“Una volta mi piacevano i giochi semplici, da quando sono entrata in questo mondo ho imparato ad apprezzare i giochi gestionali più complessi” confessa Cristina.
“Mi piacciono i giochi non scontati fino all’ultima mossa, con meccaniche ricercate e mai scontate” afferma Pietro.
Ed ora? Cosa li aspetta dopo essere andati sold-out a Lucca 2019?
Il primo appuntamento in cui incontrarli e acquistare la nuova ristampa sarà l’area autoproduzioni del Modena Play! 2020, e poi… chissà dove arriverà questo promettente team di creazione!