Uno dei massimi esponenti del cinema di inizio XIX Secolo è stato senza ombra di dubbio Charlie Chaplin (nato a Londra il 16 Aprile 1889- morto il 25 Dicembre 1977 a Corsier-sur-Vevey), con opere che sono tutt’ora ricordate come capisaldi della cinematografia mondiale.
Emiliano Barletta e Alessandro Buffa ne hanno realizzato uno spaccato fumettistico: “Il Funambolo”, pubblicato da Nicola Pesce Editore, in cui gli autori mettono a confronto l’artista, nella fase di realizzazione del film “Il Circo” che gli valse l’Oscar alla carriera e l’uomo, un individuo molto diverso da quello che si vedeva nella pellicola, con alle spalle matrimoni falliti e un’infanzia non facile.
Un fumetto che coinvolge il lettore in un una sorta di viaggio in prima persona, tanto da percepire il contesto del periodo, non le luci della ribalta ma un senso di tristezza e solitudine di un’artista tanto grande davanti alla cinepresa, quanto un uomo solo nella vita privata.
Il parallelismo tra i disegni che rappresentano le sue performance nei film, inseriti all’interno di una pellicola, con quelli relativi alla vita, lasciano un vuoto nel lettore e finita la lettura, si viene portati ad un’attenta riflessione, un fumetto che non termina all’ultima pagina ma che stupisce e emoziona anche dopo averlo riposto nella libreria.
Sarebbe forse banale, affermare che la sceneggiatura sia cinematografica, eppure, rispetto a tanti altri fumetti, le pagine scorrono come le immagini sul telone bianco del cinema ma con un’ accortezza in più, come agli inizi del secolo non esisteva ancora il sonoro, quindi gli spettatori erano obbligati a leggere le battute degli attori sullo schermo, anche qui, leggendo i balloon sulle tavole, si rivive la sensazione di quel cinema così lontano ma carico di emozioni e vitalità.
Un’opera intensa che nelle sue pagine concentra la vita dell’artista e dell’uomo Charlie Chaplin. Da leggere assolutamente.