Tutti abbiamo conosciuto una piccola parte di quello che è il Giappone attraverso i cartoni animati, diciamo anzi che molti bambini, dagli anni ottanta ai nostri giorni, sono proprio cresciuti “a pane e anime”. Ma una fetta molto importante di Giappone viene presentata anche attraverso i libri. Gli scrittori giapponesi degni di nota sono parecchi, ma fra tutti, colei che meglio presenta al pubblico occidentale le tradizioni del sol levante, la sua cultura, i suoi segreti e le sue moltissime contraddizioni è sicuramente Mahoko Yoshimoto, meglio nota con lo pseudonimo di Banana.
Figlia e sorella d’arte, il padre è stato uno dei più importanti e famosi filosofi e critici giapponesi degli anni sessanta, mentre la sorella è una notissima disegnatrice di anime, Banana ha iniziato la sua carriera a 23 anni, subito dopo la laurea. Gli scritti della sua tesina diventarono infatti le pagine di Kitchen, il suo primo libro che subito la catapultò nel mondo degli scrittori internazionali. A questo suo primo lavoro letterario negli anni ne sono seguiti molti altri e pian piano Banana ha fatto breccia anche nel cuore dell’occidente. In Italia sono molto venduti Tsugumi, Sonno Profondo, Io e Chie-chan e N.p.
Ciò che più affascina nei suoi libri sono i temi trattati. Banana, da brava giapponese, parla di sentimenti, di famiglia e di legami che vanno oltre la vita, inoltre le sue atmosfere racchiudono spesso qualcosa di magico. Proprio questi ingredienti hanno fatto sì che più di una volta le sue opere fossero paragonate ai manga. Negli anni la Yoshimoto ha continuato a collezionare premi letterari e lodi dai lettori e recentemente ha dichiarato di voler vincere il premio nobel per la letteratura. A settembre 2010 è stato pubblicato in Italia “Un viaggio chiamato vita”, dove Banana ha raccolto frammenti riguardanti i suoi viaggi, pezzi di vita rubati alla memoria del tempo, avvenimenti a volte anche terribili che nel ricordo, dice il libro, si trasformano in qualcosa di meraviglioso.
Banana, che è innamorata della sua arte ha più volte sottolineato di essere molto influenzata dal modo di scrivere di Stephen king e da mostri sacri della letteratura mondiale come Isaac Bashevis Singer e Truman Capote, ama parlare di tutto, ma non della sua vita privata su cui mantiene in vece il massimo riserbo. Di lei si sa che ama moltissimo l’Italia e che è sposata con un musicista dal quale nel 2003 ha avuto un figlio.