Un’ intervista che ci porta a conoscere un panorama affascinante e misterioso, la letteratura dei gialli, confrontando questo genere con la concezione Nipponica, attraverso il libro “Elementare Matsuda!. Abbiamo così’ incontrato l’autore Gianluca Lamendola che ci ha condotto in un percorso ricco di curiosità, grazie alle sue conoscenze in materia. Ma adesso siamo pronti, nessuno potrà uscire da questo servizio, fino a quando Gianluca non ha finito di rispondere alle domande….
Com’è cominciato il tuo percorso nel mondo della letteratura.
- L’amore per libri l’ho avuto fin da bambino: dai primi adattamenti dei racconti della mitologia greca per ragazzi, passando per L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e per la trilogia degli antenati di Italo Calvino fino ai racconti gotici di Edgar Allan Poe. Crescendo mi sono sempre di più interessato al dietro le quinte dei romanzi e a chi li scrive. Uno dei miei saggi preferiti sulla scrittura è Dance Macabre di Stephen King dove l’autore analizza le sue e le opere che lo hanno ispirato. Figurati, poi, che uno dei miei manga preferiti di sempre è Bakuman della fantastica accoppiata Ohba e Obata.
Come nasce il saggio “Elementare , Matsuda”
- Elementare, Matsuda! è nato dal desiderio di dare seguito a due mie passioni: i manga e la letteratura Gialla. Quando ho iniziato a raccogliere il materiale ero rimasto esaltato dalla lettura di Death Note, ma poi la ricerca ha finito per inglobare sempre più titoli riproponendo situazioni e personaggi ricorrenti.
Che idea ti sei fatto della struttura dei Gialli Occidentali, confrontati con quelli Nipponici.
- I suiri manga hanno una struttura simile a quella classica della detective story inglese: c’è un delitto, un assassino e un detective. Che si tratti di un omicidio in una camera chiusa oppure di una morte per avvelenamento avvenuta alla presenza di tanti sospettati, il racconto finirà per restringere il campo a pochi indizi determinanti. Ciò che cambia è il peso del detective nel Giallo classico rispetto a quello orientale. Sherlock Holmes e Hercule Poirot restano personaggi squisitamente funzionali per aiutare il lettore nella risoluzione del mistero, ma non sappiamo nulla della loro vita privata. Anzi, Poirot risolve i casi in luoghi e in comunità sempre diverse per evitare che gli si possano addurre simpatie e gusti come a un comune personaggio. Diversamente Conan Edogawa è inserito in un contesto ben definito con comprimari ricorrenti che crescono insieme a lui nel manga di Gōshō Aoyama.
Che rapporto hai con il Giappone?
- Un corteggiamento felicemente riuscito! [ride] Finalmente sono riuscito a visitarlo ed è stato fantastico nonostante il caldo. Ad affascinarmi, non è solo il suo immaginario ma anche le sue leggende, la sua cultura e la sua modernità.
Dopo che hai realizzato questo libro, ritieni che possa esistere il delitto perfetto?
- Nella realtà può darsi, ma nella fiction sarebbe poco conveniente per lo scrittore, perché a quel punto non avrebbe più una sfida con cui intrattenere il lettore. Nel romanzo Il mistero di Capo di Spagna, Ellery Queen spiega che un delitto perfetto consisterebbe semplicemente nell’uccidere uno sconosciuto senza testimoni in un viale buio o isolato. Se amiamo il racconto poliziesco e agogniamo una soluzione allora è meglio che gli omicidi siano imperfetti.
Vi è una sezione dedicata in cui metti in confronto Arsenio Lupin con Lupin 3… chi è il migliore?
- Difficile scegliere, perché i due personaggi sono molto simili nel carattere e nell’astuzia. Inoltre, sono due gentiluomini che non uccidono quasi mai le vittime dei loro furti. Come quelli di Lupin III anche i colpi messi a segno da Arsène Lupin. sono spettacolari e ricchi di inseguimenti. Pensiamo soltanto al racconto I miliardi di Lupin di Maurice Leblanc nel quale Lupin cavalca una tigre sotto il fuoco di poliziotti e mafiosi. Probabilmente la differenza principale tra i due antieroi sta nella banda di soci e amici fedeli a cui si appoggia Lupin III che a Arséne mancano.
Il Giallo è un genere che non ha tempo e che continua ad appassionare non solo con i Romanzi ma anche fumetti, film, giochi di società. Quali sono secondo te le motivazioni di tale successo?
- I romanzi di Arthur Conan Doyle e Agatha Christie divertono perché coinvolgono il lettore con un omicidio apparentemente irrisolvibile. Si inizia sempre con una scoperta del cadavere per proseguire con l’elenco delle incongruenze trovate sulla scena del delitto o emerse dalle versioni dei testimoni. Ad aiutarci nel confezionare un mosaico di congetture c’è il detective, ma anche se non riusciamo a giungere alla soluzione prima di lui resta il divertimento. Come hai ricordato, i Gialli possono essere anche dei giochi da tavolo, perché questo genere ha una struttura rigida che vive di variazioni. Tuttavia, ne restano due davvero importanti ai fini del risultato: tutto deve avvenire in un luogo e in un tempo circoscritto come se fosse un gioco di società; l’autore non può barare inserendo assassini mai comparsi nella storia o indizi determinanti nel finale.
E’ il tuo momento… cosa ti senti di dire ai lettori di Mondo Japan.
- Vi ringrazio innanzitutto per le domande e il tempo che mi avete dato perché mi ha fatto molto piacere essere vostro ospite. Infine, invito i vostri lettori a coltivare e andare a fondo sempre delle loro passioni… Cosa che già fanno leggendo il vostro splendido sito. Un caro saluto.