Le vicende nella Terra di Theia continuano in un contesto sempre più dalle tinte politiche e giochi di potere tra i vari protagonisti che entrano in campo. “Assalto al Varco” con sceneggiatura di Luca Lamberti e Leonardo Cantone con disegni di Giuseppe De Donato pubblicato da Bugs Comics, risulta una storia in cui, dopo i doppi giochi e le trame subdole di uomini di potere nell’albo precedente, sta dando vita ad una situazione intrigata, complessa e con risvolti tutti da scoprire.
Tutto questo però crea una lettura piuttosto frammentaria, poco lineare in quanto si salta da una fazione all’altra ognuna con le proprie visioni ma su cui alleggia una mano nascosta nell’ombra che gestisce i giochi all’insaputa dei personaggi come questi fossero delle pedine sacrificabili.
La Trama
Mentre l’alchimista Leena si trova nella piana di Hobur, dove ritrova il vecchio corpo di Kalya, ovvero prima di quello della rinascita, arriva un dispaccio da Galdor in cui, dopo i fatti di Agamath, invita tutti gli alchimisti a ritornare, in quanto è stata votata la sfiducia alla regina Galdoriana Yarah dal suo incarico di egemone di Agamath.
Inoltre Adelisia e Sarabri si sono alleati contro Galdor… mentre la fortezza di Kalntor, situata al Nord della penisola di Aldelisiana, il varco per Galdor, viene attaccata proprio dagli Aldesiani. Intanto Kalya nella sua nuova forma insieme a Kel-Rod cercano di bloccare Ilion il Gjaldest senza poteri, conosciuto come l’esile alchimista e primo ministro dell’Impero di Aldesiano, il quale è alla ricerca di crisalidi, perché vuole riportare all’antico splendore i Gjaldest.
Il Re di Galdor, Negon, decide di far entrare in vigore l’editto pellegrigia, in cui i Gjaldest verranno considerati dei nemici e traditori dei fondamenti.
Intanto Aridan viene arruolato nell’esercito di Galdor…
In queste pagine viene messo in risalto un certo rancore e paura da parte del popolo aldesiano, purtroppo però l’inserimento di troppi personaggi e di troppe tematiche, rischia di far perdere l’attenzione al lettore che si trova troppe nozioni e avvenimenti, difficilmente da seguire e di conseguenza da metabolizzare.
Gli ultimi tre numeri, mi dispiace dirlo, hanno perso un po’ di freschezza, l’aspetto fantasy è stato troppo regolato in fondo della trama. Il disegno sempre superlativo che rende quasi reale gli avvenimenti riesce a sopperire per il momento la sceneggiatura ma per quanto? Il piacere del gruppo che affronta le avventure in stile GdR era un punto di forza, forse non innovativo ma funzionante e coinvolgente con molteplici possibilità di evoluzione con al centro la ricerca del Alkest. Adesso siamo in attesa di un colpo di scena per riportare la trama su un binario che abbia una meta.