Le vicende nel mondo fantasy di Kalya si susseguono con colpi di scena, ultimamente legate a questioni politiche tra Galdor e Sarabri.
Il nuovo albo “Nel cuore dei Sarabri” con sceneggiatura di Luca Lamberti e Leonardo Cantone con disegni di Tommaso Ronda pubblicato da Bugs Comics, è un numero in cui si cerca di capire chi sia stato il mandante per l’attentato, poi fallito, nei confronti dell’egemone di Agamath Yarah e sposa del Re Negon e Regina di Galdor.
L’alchimista Leena che ha saputo sventare l’assassinio e scoprire che il mandante è un nobile del Sarabri, viene incaricata dal Re e dal Primo Ministro Tarak a recarsi nei territori Sarabriani, in quanto lei originaria di quelle terre e inoltre il padre, Hajaf; è un senatore di Demira e potrebbe quindi aiutarla a smascherare il senatore traditore.
In tanto a Nuova Aldesia, l’imperatore Hemsheed è in relazione con il Gjaldest Ilion con altri Pelle Grigia con lo scopo di compiere un attacco a Galdor…
Un numero intenso, in cui l’aspetto dei giochi politici e delle sottotrame di potere, prendono prepotentemente il posto dell’azione e dei combattimenti. La narrazione, risulta quindi più lenta, ricca di dialoghi, tutto però senza rivelare o dando degli indizi di chi potrebbe essere il traditore. Ci accorgiamo di giochi e personaggi che per il momento agiscono nell’ombra, manovrando, come delle pedine sulla scacchiera, molti protagonisti della vicenda.
Tutto questo, per il momento, porta Kalya ad un ruolo marginale, la vediamo alle prese con allenamenti e il risentimento per la morte del suo mentore ad Hobur. In questo momento è tutto focalizzato sull’alchimista Leena, la quale scopriamo, pagina dopo pagina, di essere non solo brava nella creazione delle rune ma possedere una diplomazia da vera leader.
La situazione tra i due Regni di Galdor e Sarabri è molto labile, in quanto ad Agamath vi è una sezione di separatisti che vorrebbe prendere le distanze proprio da Galdor e per far questo non si fa alcun scrupolo.
La lettura è coinvolgente anche se bisogna cercare di rimanere piuttosto concentrati, per non rischiare di perdersi tra nomi e doppi giochi dei personaggi; tutto questo in scenari che prendono vita e sono fondamentali per permettere al lettore di trovare sempre dei punti di riferimento. Si ha l’idea di trovarci in uno snodo cruciale della storia in cui si ha un bilanciamento tra un fantasy d’azione e uno più di livello spy-story, permettendo così di leggerlo con occhi diversi man mano che si procede con gli avvenimenti.