Kratos il dio della guerra, ritorna in questo nuovo Romanzo “God of War” scritto da J. M. Barlog editto dalla Multiplayer Edizioni. Le vicende si svolgono nelle terre dei Norreni, dove vivono le divinità nordiche: Odino, Thor…
Ci accorgiamo immediatamente, dalle prime pagine che il fantasma di Sparta è invecchiato non solamente nel fisico ma anche nello spirito, meno decisivo, meno risolutore, le sue azioni sono sempre studiate e calcolate, non si avventa più nell’azione con violenta intraprendenza. Purtroppo tutto questo rende la lettura lenta, noiosa e priva di phatos, in cui succede poco.
Il libro risulta più un opportunità di esplorare alcune sfaccettature nuove del personaggio, in primo il rapporto con il figlio Atreus, il quale rappresenta tutto ciò che di buono ha fatto nella vita e lo vuole difendere per non trasformarlo come era lui. Kratos ha affrontato eserciti, mostri, divinità e in queste Terre fredde del Nord è venuto per rifarsi una nuova vita per lasciarsi il passato che continua a tormentarlo. Si crea quindi una famiglia ma il suo essere un semidio gli stà stretta questa vita, è consapevole che la vita stessa è la sua guerra, quindi quando si presenta l’occasione nel portare le ceneri della moglie defunta ( di cui non si viene a sapere come sia morta) insieme al figlio intraprende un viaggio verso il Regno di Jotunheim.
Il viaggio ha più il connotato di un passaggio iniziatico del figlio che passa dal periodo adolescenziale a quella di uomo, un avventura in stile Federico Moccia. Kratos in certi frangenti risulta una presenza secondaria, si riprende la scena dopo oltre la metà del libro, quando si rimette a riutilizzare le lame del chaos.
Un’opera molto deludente e deficitaria, in certi frangenti persino confusionaria e ripetitiva, con pochi combattimenti e di livello infimo (Thor si intravede, Odino viene solo citato….) niente a confronto con quelli in Terra Ellenica, un ultimo capitolo della saga in cui si intravede una brutta coppia del mitico Kratos combattente, sembra un vecchio boscaiolo in cerca della sequoia d’abbattere.