L’immortalità , nella mitologia, era un onore che apparteneva alle divinità e agli eroi.
Oggi questo termine, trasportato nell’animazione, toccherebbe qualche personaggio che è riuscito a diventare un’ icona. E’ il caso del ladro più famoso al mondo: Lupin 3. Un (anti)eroe nato dalla matita di Monkey Punch nel 1967, in piena rivoluzione culturale-studentesca in Giappone, incarnandone così lo spirito innovativo e libero contro le rigide regole della società.
Un personaggio in grado di evolversi negli anni, attraverso cambiamenti sociali, culturali e politici, per rimanere, paradossalmente, sempre lo stesso decretandone il successo planetario.
Dopo più di 50 anni, Lupin 3 continua ad emozionare più generazioni, con la sua simpatia, per il suo modo di uscire dagli schemi convenzionali della società ed è per questo che sotto sotto ci piacerebbe, a tutti noi, essere come lui, una vita senza regole e ricca d’avventure.
In oltre, la sua figura, per quanto possa presentare dei lati negativi, risulta per lo spettatore un volto rassicurante, un po’ come rincontrare un carissimo amico.