Questa è la storia di James Moriarty… il nemico di Sherlock Holmes.
Il manga disegnato da Hikaru Miyoshi e storia di Ryosuke Takeuchi, possiamo considerarlo una vera opera letteraria di stampo politico con caratteristiche e spunti di riflessione di lotta sociale, da far invidia a Mark e Engels con il loro “Il Manifesto del Partito Comunista”.
Se la trama ricorda molto i Romanzi gialli, visti dagli occhi dell’assassino che cerca di realizzare il delitto perfetto, le motivazioni che portano a questo gesto , hanno una connotazione idealistica di una società basata sulle pari opportunità, una società in cui vengano eliminate le classi sociali, per un mondo più equo con un benessere distribuito omogeneamente tra tutti.
Le vicende iniziano nell’Inghilterra del 1866. I Fratelli Lewis e William James, sono stati adottati dalla Famiglia nobile del casato dei Moriarty, in quanto per via della “Noblesse oblige”, i nobili hanno la responsabilità di aiutare le plebe, usando la loro ricchezza e conoscenza. Questo è però solo un atto di facciata, infatti i due fratelli vengono considerati dai genitori adottivi e dal fratello Simon “spazzatura” perché provenienti da una classe sociale inferiore, dato che si vive in una società in cui tutto funziona in relazione allo “Status sociale” (non è molto cambiato da allora ai giorni nostri!).
Il Primogenito della Famiglia Moriarty, Albert ha una concezione molto differente della società, ha un forte senso di giustizia e ideali di uguaglianza, tanto che è stato lui stesso a convincere la Famiglia ad adottare i due fratelli orfani, in quanto rimasto affascinato da William per la sua fine saggezza ed erudizione con un forte carisma e abilità a risolvere problemi ma soprattutto con le idee ben chiare: combattere la nobiltà.
Albert detesta lo stesso mondo di cui fa parte fatto di gerarchie sociali e prepotenze sui più deboli, insieme a William dichiara guerra ai nobili per realizzare una società perfetta. Per prima cosa, con uno stratagemma e l’abilità dei due fratelli, elimina la propria famiglia inscenando un delitto perfetto.
Tredici anni dopo nel 1879 inizia la lotta per una società più giusta….
Un’ opera di indubbio valore che fa riflettere molto, la storia intensa è ben supportata dai disegni, anche se secondo un mio parere, sarebbero dovuti essere un po’ più marcati nei lineamenti e meno effeminati.
Comunque il manga in maniera sottile ed efficace condanna una società, compresa quella odierna, basata sulle classi sociali in cui non conta le capacità o la moralità.
Si Ringrazia: