E’ stato senza dubbio uno dei titoli di maggior successo con l’arrivo del second impact degli anime in Italia, quest’anno festeggia il 30° Anniversario della sua realizzazione da parte dello Studio Mad House, la regia è stata affidata a Yoshiaki Kawajiri e la storia vede come protagonista un samurai senza padrone, un Ronin che dovrà vedersela con otto Demoni: stiamo parlando del cult “Ninja Scroll”.
Un’opera che ha avuto un enorme successo in Italia, una pellicola di gran spessore sia narrativo che d’animazione. Probabilmente fino a quel momento nei confini della Penisola non si era mai visto qualcosa di così emozionante, adulto e coinvolgente. Fin dalle prime scene si capisce che è qualcosa di innovativo, la fluidità dei movimenti dei personaggi, la mimica dei volti e dei corpi rimanda più ad un live che ad un “cartone animato”, distinguendosi dalle opere fino a quel momento viste, per uno stile sempre più realistico ed una potenza scenografica
“Ninja Scroll”, giunge nel Nostro Paese nel 1994 ad opera della Yamato Video, riscuote subito interesse. Non è la solita opera ninja-feudale Nipponica, vi è tutta una sottotrama di giochi di potere e politici che porteranno il protagonista Jubei Kibagami, senza volerlo ma costretto, ad affrontare dei micidiali sicari dalle doti sovrannaturali e poteri particolari, chiamati gli 8 Demoni di Kimon.
Pellicola che coinvolge lo spettatore in una continua azione sfrenata, con pathos ad ogni scena, personaggi ottimamente realizzati e aggiungendoci un leggero tocco di erotismo che non si era ancora abituati per via della censura; tutti ingredienti che tengono alto il livello di attenzione stuzzicandone la curiosità, tutto supportato da un’alta qualità delle animazioni.
Soffermandoci sui protagonisti, Jubei risulta immediatamente carismatico, ricorda un po’ il Clint Eastwood dei film western di Sergio Leone, poche parole sempre ben dosate, con quel pizzico di ironia anche nei momenti più critici. Grande spadaccino, con la sua katana non ha rivali, pronto all’azione non compare mai sul suo volto segni di paura o tentennamento. Intorno a lui ruota tutta la vicenda che lo porterà a scontrarsi con Genma, a capo degli otto demoni, un pezzo del suo passato che aveva creduto di aver sepolto.
Importante è la figura della shinobi Kagero, del clan Koga,immune a tutti i veleni, all’inizio del film viene salvata dallo stesso ninja dal Demone Tessai che ha il potere di trasformare il suo corpo in roccia. La donna, con il suo potere. salverà Jubei….
L’opera dopo tutti questi anni mantiene una freschezza unica, possiamo considerarlo un cult senza tempo, riguardarlo ancora oggi si rimane affascinati da una storia semplice ma ottimamente strutturata che nel cinema attuale non ha molti eguali e che non teme paragoni con altri titoli del passato.