Chi da anni segue o è immerso nella cultura nerd, si è reso conto quanto la presenza femminile sia aumentata, non solo come appassionate ma come protagoniste principali di serie, film, fumetti, anime, libri…. iniziando come comprimarie di protagonisti maschili e poi assumendone proprio la centralità della storia.
I nomi sono tantissimi dai film Marvel: come Captain Marvel alla serie di She Hulk ma anche la Pixar che ha sempre dato più respiro e attenzione dagli Incredibili con Elastigirl all’ultimo lungometraggio Red con Mei Leen.
La figura femminile ha apportato innovazioni, trame con risvolti che ha volte erano solo ad appannaggio dl panorama maschile, soprattutto non sono quelle fanciulle indifese che nelle opere degli anni addietro hanno voluto farci vedere. Rimangono delle sognatrici ma sanno cosa vogliono, pochi giri di parole ma tanti fatti: Elektra in Dardevil, Mera in Aquaman ma anche in cartoons come Mulan, non sempre il fine è l’amore ma l’indipendenza, la consapevolezza del riuscirci da sola Vaiana in Oceania o Anna in Frozen.
Negli anni si è venuta a creare una maturità tutta nuova, l’intrattenimento pop è fatto con le donne per le donne; il carisma di Lara Croft, la potenza di Xena, l’intelligenza di Merida dal lungometraggio “Ribelle”, la volontà di Tiana della “Principessa e il ranocchio”…. sono solo alcuni esempi in un ‘oceano di titoli in cui in ognuno vi sono eroine e antieroine, pronte alla salvezza della Terra come quella di conquistarla. Perchè come nel panorama maschile vi sono coloro al servizio del bene, dell’onore, dei principi, anche in quello femminile vi sono coloro che hanno scopi meno nobili che non hanno niente da invidiare alle loro controparti: Poison Ivy, Ursula, Eva Kent.
La capacità di aver coinvolto il vasto universo femminile ha dato vita a saghe inimmaginabili, pensate al “Trono di Spade” e ” Hunger Game” e ciò non solo un fenomeno pop americano, perchè dal Sol Levante è da decenni che vengono date vita a eroine in qualsiasi campo: storico con Lady Oscar, sportivo con Mimì, la commedia con Lamù, horror con Devil Lady, per poi come poter rappresentare un furto senza Fujiko, una ciurma senza Nami.
Coraggio, ostinazione, furbizia, peripezie oltre ogni limite, la ragazza nata dalla cultura nerd e questo e oltre e i prodotti che vengono realizzati sono congegnati perchè ci siano questi elementi in cui si possono ben indentificare. La morte, la sofferenza che una volta era vissuta passivamente, oggi queste sensazioni sono il motore di avventure e storie su cui realizzare importanti sceneggiature, il caso nel fil del “Doctor Strange e nel Multiverso della follia”, in cui Wanda vuole a tutti i costi riavere i suoi figli.
Siamo ormai lontani anni luce dalle sit commedy americane degli anni 50-60, dagli anime anni 60, dai fumetti erotici italiani anni 60-70, nel nuovo millennio non stanno a guardare da casa le imprese, sono loro che compiono le imprese, mettendo a volte in soggezione l’uomo stesso: non si nascondono, non disdegnano una buona bevuta, una piacevole compagnia maschile, affrontano argomenti di portata internazionale e non si vergognano di parlare di sesso e soprattutto non vogliono rimanere nelle retrovie quando c’è da combattere. Tutto il contrario di una buona maggioranza delle quote rosa in politica che vivono solo per andare ai Talk show e agire perennemente sui social.