Un’opera letteraria, si capisce immediatamente se risulta essere in capolavoro dopo poche pagine lette. Questo equivale anche per i fumetti e nel caso di “Radiation House”, siamo alla presenza di un capolavoro.
Dopo le prime pagine, il protagonista Iori Igarashi è già famigliare; un geniale tecnico di radiologia che riesce a farsi assumere al Policlinico Amakasu in cui lavora come medico radiologo An Amakasu, una sua coetanea di cui è innamorato fin da quando erano bambini. Peccato che la ragazza non lo riconosce ma anzi lo trova un individuo piuttosto inquietante.
Igarashi ha scelto questo lavoro per poterla aiutare, in realtà il ragazzo non è un semplice tecnico in quanto è laureato in medicina per avere una migliore conoscenza delle malattie.
Il manga presenta una trama incalzante che di divide tra la vita in ospedale, con una schiera di colleghi bizzarri ma altamente capaci e le opportunità che il ragazzo cerca di trovare per farsi riconoscere dalla sua amica d’infanzia.
Il genio di Igarashi è paragonabile a quello di Black Jack di Tezuka, mentre le atmosfere della storia ricordano quelle del telefilm “Scrubs”.
Un titolo che entusiasmerà il lettore, il quale verrà rapido dalle vicende comiche a quelle commoventi ma farà anche riflettere sul sistema sanitario pieno di falle, pregiudizi, corruzioni… (nelle opere di fantasia c’è sempre del vero), con una sceneggiatura adatta per una serie tv di successo.
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