La prima impressione avuta è stata questa: era necessario un ulteriore saga di DragonBall?
“Super Dragonball Heroes – Missione nell’Oscuro Mondo Demoniaco”, è un manga realizzato da Yoshitaka Nagayama e pubblicato dalla Star Comics, è la trasposizione cartacea del videogioco di carte arcade suddetto.
Trunks si trova al cospetto della Kaioshin del tempo, la quale gli fa notare che con il suo viaggio temporale ha interferito con il corso degli eventi, dando vita ad un luogo che non dovrebbe esserci.
Viene assoldato per aiutare Kaioshin a risolvere il problema, entrando a far parte della “pattuglia temporale”, si imbattono immediatamente in Towa, Mira e un individuo che sembra essere il sosia di Goku, i quali stanno raccogliendo il “Kiri”, l’energia dell’anima, da potenti guerrieri, per poter liberare l’oscuro mondo demoniaco, una dimensione in cui è stata rinchiusa un’armata di maghi dall’animo malvagio.
Lo scopo di Towa è riportare nella dimensione attuale Re Megicabula e ringiovanirlo rendendolo potentissimo, utilizzando le sette sfere del Drago ma la versione oscura, le quali sono sparse nel tempo, tanto da essersi inglobate in guerrieri malvagi e potenti: Freezer, Cell, Majin Bu alterando il percorso temporale….
L’opera, leggendola senza conoscere la versione games, si ha l’impressione che si voglia dare una spiegazione al timeline creatasi nella serie principale. Il primo albo non aggiunge molto, anzi da vita ad alcuni controsensi, in quanto Trunks nel suo viaggio nel futuro avrebbe condizionato la saga dei Cyborg e Cell ma non quella di Freezer, dato che quest’ultimo era già stato sconfitto da Goku.
Un’ manga che si legge tranquillamente, ricco d’azione e combattimenti come nella miglior tradizione di Dragonball, con personaggi particolari, dai poteri distruttivi, ognuno con le caratteristiche distintive fino ad arrivare alla nuova versione di fusione tra Goku e Vegeta o quella tra Vegeta e Trunks: Xeno Vegeks.
Ritornando alla domanda di inizio articolo, la risposta è no, in quanto quello che la serie doveva esprimere, Toryama l’ha sviluppata anni fa.