Se J.R.R. Tolkien ha dato le basi del fantasy, molti altri autori lo hanno evoluto e ampliato questo genere. In Giappone, attraverso i manga, hanno saputo dar vita ad innumerevoli saghe e filoni, tra questi si inserisce il Senkai. Tra i titolo giunti in Italia ultimamente vi è “Teogonia” di Tsukasa Tanimai con disegni di Shunsuke Aoyama pubblicato da SaldaPress, un’opera vivace e caratterizzata da un protagonista con interessanti potenzialità di evoluzione sia combattivamente che psicologicamente.
In un terra in cui la razza umana per sopravvivere deve scontrarsi con la razza dei semi-umani, i quali posseggono delle capacità fisiche che soverchiano la potenza umana; l’unico modo per resistere è la Pietra Divina che si trova all’interno dei corpi delle razze semi-umane. Il nucleo della pietra condensa la forza spirituale di ogni creatura, assorbendola si può diventare più forti, acquisendo delle capacità, quali l’utilizzo della magia, con la possibilità di diventare “portatori di protezione” che si manifesta con il comparire sul volto di segni che rappresentano lo stemma divino.
Kai è un ragazzo del villaggio di Rag che durante un furioso combattimento, contro il popolo delle scimmie, viene scaraventato a terra, ed in uno stato di semi incoscienza ha delle visoni di immagini di un mondo che non gli appartengono, probabilmente si tratta di ricordi di una vita precedente…
Un manga dai disegni semplici e puliti che rende tutto molto fruibile, una lettura veloce, piacevole e intrigante. Una storia che entra immediatamente nel vivo degli avvenimenti con battaglie cruente ed una sceneggiatura che dopo poche pagine, si percepisce che dietro a questa guerra c’è qualcosa di misterioso, qualcuno che trama nell’ombra e manovra gli schieramenti come marionette.
Una trama fatta ad incastri, per creare un certo pathos, in cui si inserisce il come farà il protagonista Kai ad usare le sue abilità magiche, il perché è in grado di esprimere concetti e termini che nessuno conosce in quel mondo, in un affresco epico, in cui si potrà far confluire tutte quelle suggestioni del genere fantasy con aspetti thriller e umoristici. Un’opera con un impianto narrativo, forse non originalissimo ma che arricchisce il panorama non soltanto più con meccaniche da GdR e neppure lo si può considerare un semplice titolo d’azione e combattimento, ma è qualcosa di più ampio che merita di essere letto.
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