Ecco una ragazza, che attraverso il cosplay abbiamo imparato a conoscerla, oltre ai suoi stupendi costumi, anche per la sua bella voce e per le sue caratteristiche canore.
Quindi basta alle chiacchiere e passiamo direttamente la parola a Lei.
Salve a tutti ,mi chiamo Sunita, sono di origini indiane ma abito a Prato in Toscana con i miei genitori adottivi. Fin da quando ero piccola disegnavo spesso ritratti dei miei eroi dei cartoni preferiti, questa passione per il disegno mi ha portata a frequentare l’istituto d’arte e successivamente grazie all’indirizzo scelto ,moa e costume, anche a quella di creare abiti e cucirli portandomi a grandi soddisfazioni.
1 Come hai conosciuto il mondo del Cosplay?
Ho iniziato a praticare l’hobby del cosplay a Lucca Comics, il personaggio che portai era dal mondo dei videogame, che oltre ad essere una passione sono la maggior fonte d’ispirazione per i miei abiti, Ada Wong tratta da Resident evil 4. Dopo aver realizzato numerosi costumi per me e il mio ragazzo e varie commissioni sartoriali in questi 10 anni ho appreso sempre più conoscienze e praticità nel realizzare cosplay e adesso sono sempre piu meticolosa sui particolari di un abito.
2 Possiedi una bellissima voce e canti veramente bene, pensi che il cosplay ti ha permesso di mettere più in risalto questa tua capacità?
il canto è l’altra mia grande passione: sono un soprano di lirica ma la mia vocalità spazia anche al moderno. Mi capita molto frequente di fare il cosplay di un personaggio che canta la sua canzone o la sua sigla, è un modo per coniugare cosplay e canto.
Spesso e volentieri sono invitata a diverse manifestazioni del fumetto per riproporre sigle originali da anime, videogame, film; non solo mi porta una grande emozione, mi rende molto felice per il fatto che quando canto le persone rimangano colpite dalla mia voce, è molto emozionante anche dal punto di vista di un cosplayer che magari vede la sua sigla preferita riproposta dal vivo e in lingua originale!
3 Ogni settimana, ormai c’è un evento cosplay, come fai a destreggiarti in questa vasta scelta nel decidere in quale recarti?
Adoro molto viaggiare, se si presenta un evento in una città che mi potrebbe interessare, ci faccio un pensierino, dipende comunque cosa l’evento propone. Influisce molto anche l’eventuale presenza di amici del posto che vedo molto raramente durante l’anno. Del resto le fiere del fumetto sono un ottimo punto di ritrovo con gli amici lontani.
4 A quale cosplay, sei maggiormente affezionata o che ti ha dato le maggiori soddisfazioni?
I miei personaggi preferiti sono molti a dire il vero, ne elencherò qualcuno:
si spazia dalla piccola Cyborg Alita,combattiva ma molto sensibile, Pocahontas amante della natura e molto saggia,la vivace l’agile e determinata Mulan anche il birbante Bart da Hokuto no Ken, uno dei miei crossplay. Invece a livello soddisfazione per la realizzazione dell’abito, tenderei a dire: il Kirin da Pet shop of horrors,la Regina dei Gufi illustrazione di Nene Thomas, Amber da Sucker Punch,ci sono anche le coppie alle quali sono molto affezionata, ad esempio la coppia degli Arlecchini da Assassin’s creed brotherhood,con i quali io e il mio ragazzo siam passati alla selezione per il Fanday di Assass’s creed del 2011 tenutosi a Milano. Altra coppia che non dimenticherà mai Charlotte e Meyer Link da Vampire Hunter Bloodlust; con questi due abiti ci siam potuti esibire sul palco del Japan Anime Live ad Assago assieme ad altri bravissimi cosplayer italiani.
Altro personaggio che mi ha dato tanta soddisfazione è la mia personalizzazione umanizzata di Salomè, il fedele serpente della bella Boa Hancock tratto da One piece che ha riscosso molto successo.
5 Un tuo sogno: vorresti essere sul palco del WCS di Nagoya o sul Palco del Festival di Sanremo?
Sinceramente non aspiro a nessuno dei due palchi. Per l’argomento WCS, non sono interessata a gareggiare, si respira un’aria troppo pesante già alle selezioni, quella sensazione di serenità e divertimento che dovrebbe dare il cosplay sfuma molto velocemente ed una cosa molto triste che ho visto di persona anche in occasione di manifestazioni con traguardi minori. Sanremo: potrebbe essere una bella opportunità per i candidati, ma come ben sappiamo sono percorsi molto lunghi e difficili per i giovani aspiranti cantanti, ancora oggi ci sono troppe regole conservatrici che permettono poche sperimentazioni e generi musicali nuovi più adatti alle nuove generazioni. Sono più tendente a seguire il mondo della lirica ,ma le vie sono infinite ,quello che accadrà avverrà ,seguito da un pizzico di fortuna.
Grazie x la tua disponibilità!!!!
Vorrei fare un ringraziamento ai fotografi per i loro favolosi scatti
E ringrazio voi della redazione per l’intervista ,buon proseguimento!
Anche la Redazione ringrazia i fotografi per le splendide foto, permetteteci di nominarli: Emanuele Giarola, Lorenzo Mugna, Gianluca Bia e Alessandro Firmalli.