L’evento XMAS Comics di Torino, svoltosi questo week end nell’Oval del Lingotto Fiere è stato un insieme di colori e divertimento che ha coinvolto le migliaia di spettatori intervenuti.
Tantissime le iniziative che spaziavano nel vasto panorama della cultura pop: la gara cosplay, le esibizioni wrestling e i balli del K-pop, le conferenze sulla storia dei Manga in Italia e delle sigle storiche dei cartoni animati, disegnatori, Associazioni (Star Trek, Doctor Who, Spazio 1999…), tantissimi tornei di giochi da tavolo e GdR, retrogames…
Tra gli eventi più attesi vi era la conferenza dell’attore Sudafricano Steven John Ward che ha interpretato Drakul Mihawk del acton live di One Piece trasmesso da Netflix.
Un personaggio simpatico che ha reso la sua intervista frizzante e ricca di aneddoti e curiosità del dietro le quinte del live.
Ha raccontato che lui è un appassionato di DragonBall e che One Piece lo conosceva poco, sono più i suoi amici che erano fan della saga di Oda. Tanto che se ci fosse un live di Dragon Ball, gli piacerebbe interpretare Vegeta.
La sua candidatura per Mihawk è stata casuale e fortuita, in quanto si è presentato al provino, senza saperlo che era per un ruolo nel live dell’opera di Oda, in quanto era tutto tenuto in segreto, tanto che era nominato con un nome in codice.
Acquisita la parte, ha dovuto imparare a padroneggiare la spada, quindi ha passato tantissimo tempo per acquisire l’abilità di schermitore, per questo è stato assoldato un maestro di spada dal Giappone per apprendere meglio la tecnica di diverse lame e soprattutto destreggiarsi con la replica della Yoru che aveva un certo peso; dopo è passato a rinforzare gli addominali per assomigliare il più possibile al personaggio
Le spade utilizzate erano di diversi materiali, da quelle in spugna espansa al metallo, tutte le scene dovevano essere girate perfettamente e se non vi era la giusta coordinazione si rischiava di ricevere il colpo sulle gnocche delle mani e non era piacevole.
L’ambientazione era fantastica, bellissima la replica del Baratie, in tutti i suoi particolari. La produzione teneva tutto molto in segreto, in quanto Netflix contava molto su questo titolo, tanto che si sentiva una certa pressione, tanto che è stato distribuito in 84 Paesi.
La preparazione del trucco, all’inizio portava via tra le 4 e le 5 ore, poi con il tempo è diminuito a 40-50 minuti, questo dovuto al fatto che bisognava attaccare la barba finta, poi vi era l’utilizzo di lenti a contatto che erano leggermente più grandi delle normali, le quali inoltre, riducevano il campo visivo, come se uno avesse dei paraocchi, non si poteva vedere ai lati.
Tra le più grosse difficoltà vi è stato la realizzazione del duello con Zoro ma è stato anche quello più emozionante.
Ma soprattutto la sua soddisfazione è stata che i fan di One Piece sono rimasti entusiasti di lui.