Due supereroi della Dc Comics che hanno compiuto 80 anni, due personaggi che non hanno mai agito insieme, per festeggiare il loro compleanno gli è stato regalato un crossover in cui Arthur Curry collabora con Oliver Queen.
Creati nel 1941: Aquaman da Mort Weisinger e Paul Norris , mentre Freccia Verde (Green Arrow) sempre da Mort Weisinger con la collaborazione George Papp.
L’albo “Aquaman Vs Freccia Verde: Bersaglio Profondo”, pubblicato da Panini Comics e realizzato da Brandon Thomas e Ronan Cliquet, presenta una sceneggiatura densa, non banale e una superba e attenta caratterizzazione dei personaggi. Una di quelle letture che non possono mancare ad un appassionato di comics, anche ad una narrazione che riporta il lettore a quei titoli della Silver Age.
TRAMA
La società segreta Scorpio ( Gruppo terroristico presieduta da Kordax), in cui un membro di alto rango: Anderton chiamato il “Generale”, realizza una piattaforma del tempo con la quale derubano il passato per arricchirsi, agendo con piccoli cambiamenti nella storia del mondo, diventando così un organizzazione dalle potenzialità illimitate oltre ad essere una guida business per prodotti tecnologici leciti, gestendo un fitto portafoglio di servizi internazionali, senza che nessuno sappia come sia successo.
Purtroppo qualcosa in uno degli esperimenti è andato storto sulla linea temporale, in quanto vi è stato uno scambio di identità tra il Sovrano di Atlantide e l’arciere di smeraldo, sconvolgendo le loro realtà. Rendendosi conto di quello che stava accadendo, cercano di rintracciare l’origine del problema. I due eroi si troveranno a Star City per esaminare un edificio che all’apparenza sembra del tutto normale. Qui vengono catturati e si trovano a faccia faccia con il Generale, il quale dal ritorno di un viaggio temporale, si è fuso con un dinosauro preistorico, mantenendo però la consapevolezza e la postura umana…
Un fumetto non di semplice lettura, in quanto tra linee temporali e viaggi spaziali, c’è la possibilità di perdersi tra le pagine, con il rischio di trovarsi in quella confusione di paradossi temporali. Gli autori però, riescono a realizzare, nonostante la complessità della storia, un’opera godibile ed emozionante, con colpi di scena che rimescolano continuamente gli avvenimenti. Grazie anche a un tratto splendido che caratterizza benissimo tutti i personaggi, oltre ad un’attenta scenografia, pulita e ben delineata anche nei minimi particolari, in cui si svolgono gli avvenimenti, in maniera tale da rendere tutto il più chiaro possibile per il lettore.
L’idea di unire due eroi che sovente preferiscono agire in solitario, risulta vincente, un connubio che mette in risalto anche le loro personalità più intime, scoprendo così una nuova sfaccettatura di Arthur e Oliver. Una nota di merito per Anderton che non risulta il solito villain subdolo e crudele ma nella sua disonestà c’è qualcosa che lo rende interessante, tanto che lo vediamo poi collaborare…..