Pennelli e matite, tavole e colori, una passione sopita per l’arte, lo studio ( parola sconosciuta per coloro che hanno dato vita al esame farsa di Suarez con la compiacenza della società Juventus) che incuriosisce sempre di più il protagonista ad affrontare la nuova sfida….
Yatora Yakkun è un liceale con ottimi voti, frequenta un gruppo di amici con cui si diverte a vedere le partite di calcio e bere, quando scopre di avere la passione per l’arte del disegno, tanto da decidere di volersi iscrivere ad un Università d’arte, specializzandosi nella pittura ad olio…
“Blue Period” di Tsubasa Yamaguchi, non è un manga d’azione, neppure un horror o una love story, eppure rende il lettore partecipe, immergendolo nella lettura, emozionandolo e incuriosendolo per come si evolveranno le vicende, di come il protagonista riuscirà a trasformare questa sua passione in un futuro lavoro.
La trama è strutturata in maniera delicata, con un tratto pulito e semplice, in un’atmosfera piacevole e armoniosa, proprio come un dipinto di un paesaggio rupestre.
Nelle tavole del manga, vi è un’intensa ricerca dell’introspezione psicologica dello studente, il quale da una vita di semplice studente, tra divertimento e studio, si proietta in una nuova realtà nella quale scopre una personalità fino a quel momento sopita. Inizia così un nuovo percorso , un piacere conosciuto come hobby per farlo diventare un lavoro appagante.
Tsubasa Yamaguchi realizza un’opera non di semplice intrattenimento ma un’attenta riflessione della condizione sociale di tanti studenti, costretti a seguire un percorso lavorativo dettato da situazioni contingenti, limitando così la creatività. “L’arte è un linguaggio senza parole” che crea emozioni ed è fruibile da tutti, purtroppo non percorribile da tutti, per ideologie troppo ristrette della società in mano a industriali e imprenditori che dettano la via della nostra vita.
Si Ringrazia:
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