Immergersi nell’arte della danza classica, come passione sfrenata che vive il protagonista di “Dance Dance Danseur” realizzato da George Asakura e pubblicato da J-Pop.
LA TRAMA
Il tredicenne Junpei Murao ha un forte interesse per la danza ma che si trova a confrontarsi anche con i pregiudizi da parte dei suoi compagni, con la paura di rivelare questa attitudine al ballo, in quanto considerata poco virile.
Per ovviare a questa situazione, si iscrive alla palestra di arti marziali di Jeet Kune Do ma la sua passione per la danza non è morta, infatti quando incontra la studentessa Myako Godai, la cui madre gestisce e insegna presso una scuola di danza, il suo ardore riemerge….
Opera semplice, senza troppe pretese, con una sceneggiatura lineare che si basa sulla crescita professionale del protagonista, il quale si troverà ad affrontare molteplici difficoltà, tra sacrifici e rinunce cercherà di arrivare alla meta per diventare un ballerino provetto. La sua strada sarà costellata di sconfitte brucianti, di rivali competitivi dalle abilità irraggiungibili, amori non corrisposti, forze trovate in persone di cui non si immaginava ecc ecc….comunque tutte tematiche già viste, sviluppate e raccontate in molti titoli di anime Anni 70-80.
L’aspetto che lo rende diverso, almeno in questo primo albo, è l’atmosfera da commedia, niente allenamenti “sudore e sangue”, drammi strappalacrime, allenatori tiranni, personaggi dispotici e crudeli che cercano di interferire nel successo del protagonista. Tutto questo porta ad essere un’manga privo di adrenalina, colpi di scena e lo stesso protagonista risulta poco carismatico al limite dell’anonimato se non fosse per quel tocco di goffaggine che lo rende simpatico. Tutto il resto è già qualcosa di visto.
Si Ringrazia: