Prendete un classico della letteratura per ragazzi, reinterpretatela con elementi fantastici ed esotici: ecco come è nato il programma “Le nuove avventure di Huckleberry Finn”.
Trasmesso in America dalla NBC tra il 1968 3 1969 per un totale di 20 episodi, diretti da Ezra Stone, Virgil W. Vogel e Hollingsworth Morse, giunse in Italia tra gli Anni 70 e 80 sull’emittenti private.
Sviluppato con una produzione innovativa per il tempo, la serie televisiva combinava live action con l’animazione; prodotto dalla Hanna & Barbera, si basa sui personaggi del Romanzo “Le Avventure di Huckleberry Finn” di Mark Twain pubblicato nel 1884.
LA TRAMA
Tre ragazzi Huckleberry Finn (Michael Shea), Tom Sawyer (Kevin Schultz) e Becky Thatcher (Lu Ann Haslam) della cittadina di Hannibal Missouri, per fuggire dal brutale Indiana Joe (Ted Cassidy, il quale aveva interpretato Lurch nella Famigli Addams), si rifugiano in una caverna ma si troveranno in terre a loro sconosciute: isole Tropicali, Città Azteche, Mondi Preistorici, Polo Nord, nell’Antico Egitto e Atlantide.
In queste avventure incontreranno svariati personaggi, da Don Chisciotte all’abominevole umo delle nevi, dallo spirito del Conquistador a Ercole, oltre al cattivo di ogni puntata che sarà impersonato da Indiana Joe, in ruoli diversi in versione animata.
Un’opera in cui l’azione no-stop mescolata con avventure intriganti, hanno dato vita ad un titolo che ancora oggi si ricorda con piacere. I tre ragazzi in ogni episodio sono sempre di fronte ad un pericolo a personaggi malvagi ma grazie al loro spirito di gruppo e di amicizia ne escono sempre vincitori.
Nella semplicità, “Le Nuove Avventure di Huckleberry Finn”, accendeva l’immaginazione, rivederlo oggi riporta a galla tanti ricordi e un senso di nostalgia, anche perché ha dato un tocco di novità, rispetto alla convenzione letteraria del Romanzo. Senza dubbio la tecnica utilizzata ha reso la serie tv diversa da molte altre, coinvolgendo di più lo spettatore che si sentiva più partecipe, immedesimandosi nei protagonisti in carne e ossa.
L’unica pecca è stata che la realizzazione è terminata con la prima stagione, senza un finale, lasciando l’appassionato con l’interrogativo se i ragazzi sono poi riusciti a tornare nella loro cittadina.