Prendendo in mano il nuovo albo di Dylan Dog, intitolato “La Congiura dei Colpevoli”, realizzato da Fernando Caretta su sceneggiatura di Luigi Mignacco, si ha subito l’impressione di essere immersi in un giallo Anglosassone anni 60.
Una caratteristica che negli ultimi tempi si riscontra sovente, i cui autori inseriscono pochi elementi della tecnologia moderna che si usa giornalmente. Questo rende la storia molto più intrigante, con quel sapore retrò che rifà assaporare i film horror in bianco e nero che si vedevano in seconda serata negli Anni 80.
La sceneggiatura semplice e lineare, risulta efficace e cattura l’attenzione del lettore fino al colpo di scena finale, dopo un indagine che porta a galla tanti retroscena oscuri, inerente ai protagonisti coinvolti.
L’indagatore dell’occulto, per via di un incidente stradale, viene ricoverato presso la clinica di Nowher; accanto alla sua stanza è ricoverato un altro paziente, il banchiere Harry Trouble, in condizioni critiche tanto da non riuscire a superare la notte.
Incuriosito dal fatto che Dylan ha conversato con il suo fantasma, si reca nella cripta in cui verrà sepolto ma qui il corpo del banchiere è assente in quanto la salma si sta muovendo completamente tranquillo per la cittadina, il quale si troverà a scoprire delle spiacevoli sorprese….
Un fumetto che è stato stilato con un livello narrativo che ricalca in certi casi il black Humor, risultando un punto di forza nello svolgimento degli avvenimenti e non appesantendo la lettura ma rendendola frizzante e veloce.
Il disegno, presenta un tratto molto vintage che conferisce, ancora maggior pathos al racconto, con un taglio molto adulto e dal forte clima thriller. Una lettura intensa senza scemare in situazioni e intrighi complicati, riportando tutto su un classico della letteratura fumettistica.