Gli albi di Dylan Dog, portano alla ribalta sceneggiature di opere letterarie e cinematografiche, soprattutto degli Anni 70 e 80, in cui il fervore horror e thriller aveva una sua corrente artistica, raggiungendo un apice di successo e di interesse che forse oggi è molto scemato, in quanto si punta più su opere splatter.
Questo nuovo numero “Shock”, di Baraldi e Mari, in cui l’elemento principale è lo scambio di personalità, riporta in mente molti film da quelli drammatici a pellicole più leggere.
La storia orchestrata in maniera interessante, in quanto tutti i fili della trama trovano una soluzione finale dopo che il lettore rimane un po’ perso in un labirintico intreccio di persone che sembrano non avere niente a che fare le une con le altre ma che con un magistrale colpo di scena si risolve il caso.
L’indagatore dell’incubo si trova in compagnia del commissario di polizia che gli racconta di un indagine che stanno affrontando, un serial killer che prende di mira delle famiglie scatenando su di loro la sua ferocia omicida, rapendo le donne per poi inviare le foto a Scotland Yard dopo averle uccise, tanto da essere soprannominato KTK.
In quel momento entra nel locale un individuo, in stato confusionario che si lancia su Dylan Dog, gridandogli di ucciderlo perché è uno zombi. Rinsavito questo gli racconta che stava andando a prendere suo figlio Charlie a scuola ma per via della pioggia ha perso il controllo dell’auto, andandosi a schiantare e così ritiene di essere morto.
Questo individuo risulta essere Dennis Riley, un broker che la moglie ha denunciato la sua scomparsa due settimane fa. Dylan recandosi a casa della moglie per raccontagli del ritrovamento del marito, viene a sapere che non hanno figli. In tanto in una clinica, una donna sedata, scappa dal ricovero in preda a delle visioni orrende di figure femminili torturate….
Una lettura intensa, rispetto ad altri albi, molto più adulta e basata su concetti molto più tangibili, in cui Dylan è più partecipe, lasciando finalmente da parte l’aspetto di colui di cui tutte si innamorano, tralasciando quelle tavole inutili delle sue doti amatoriali che non portavano niente alla narrazione.
Il tratto del disegno, esalta l’atmosfera cupa e di suspense, con sguardi profondi dei personaggi, nei quali scorrono dubbi, paure e rivelazioni non dette in un contesto che potrebbe essere benissimo reale. Importanti sono i vari flashback che se a primo acchito, sembrano fuori contesto, alla fine danno innumerevoli spiegazioni dei fatti, in quanto sono un viaggio a ritroso di tutto quello che è successo, dando le risposte all’indagine.