Nella seconda metà Anni 80, dopo un invasione in vasta scala di anime, la situazione dell’animazione andò a ridimensionarsi, pur essendoci molti titoli che continuavano a circolare sull’emittenti private, titoli nuovi erano sempre meno e di solito a panaggio delle Reti Mediaset.
Anche i cartoons made USA, dopo i fasti delle pubblicazioni Anni 70-80 avevano limitato i titoli di grido ma nel 1987 arrivò una serie che ridiede vigore i “Ghostbusters” della Filmation’s, ispirata e sequel di un telefilm del 1975.
La serie andò in onda in America tra il 1986 e 1988 per una durata di 65 episodi, in cui i protagonisti formano una squadra di acchiappafantasmi che smaterializzano l’entità ectoplasmatiche.
Jack Kong: il leader del gruppo, il quale gli pizzica il naso quando vi è un fantasma nelle vicinanze.
Eddie Spencer: possiamo considerarlo la spalla di Jack, il personaggio goffo, colui che crea sempre armonia e momenti umoristici.
Grunt il gorilla: non inganni l’aspetto perché è il genio del gruppo.
Futura: una viaggiatrice del tempo che si muove sul Time Hopper, una specie di scooter volante che aiuta il gruppo, sua caratteristica è che possiede la pelle viola.
La loro missione è cercare di arginare le mire di Malefix che ha mire di conquista del mondo e la sua fantacentrale è situata nella quinta dimensione, nella sua folle impresa è aiutato da Mysteria la Signora della nebbia, Fantagaster un lupo mannaro che indossa scarpe da ginnastica, Vishid un cacciatore dall’accento inglese, Scuotiossa lo sfortunato servitore di Malefix che rivolge verso di lui le sue frustrazioni con continue folgorazioni, ricorda per il suo aspetto C 3PO.
Una serie che pur presentando un animazione ridotta e riciclata con una sceneggiatura piuttosto ripetitiva, ha saputo conquistare l’attenzione di molti spettatori, tanto che vi è nato un florido mechadesigner in torno a questo titolo.
Personaggi bizzarri come la Fanta-Buggy, l’auto utilizzata dai ghostbusters, in grado di volare, uno dei tanti accessori che possedevano vita propria (dal televisore al telefono), dando quel tocco di misterioso e surreale che risultava accattivante, come il quartier generale, una casa diroccata e infestata, situata nel centro di new York.
Senza dimenticare la vestizione dei protagonisti che entravano in un ascensore parlante, Skelevator e proiettati in un’altra dimensione, per poi finire a bordo della Fanta-Buggy.
La puntata terminava sempre con lo schelovisore che recitava la morale dell’episodio.
LET’ GO GHOSTBUSTERS!