I dinosauri sono tornati con un nuovo capitolo della saga di Jurassic: “Jurassic World – Il Dominio”, diretto da Colin Trevorrow.
Il film è il sequel di “Jurassic World-il Regno distrutto” realizzato nel 2018 che termina con la diffusione dei dinosauri su tutto il Pianeta. Ed è così che inizi questa nuova pellicola, con il genere umano che deve convivere con queste creature preistoriche. Peccato che dopo questa premessa, l’opera prende tutta un’altra piega tra esperimenti genetici, cavallette giganti modificate, apparizione di dinosauri probabilmente modificati geneticamente per finire in una sorta di spy-story piuttosto confusa e raffazzonata in cui partecipano quasi tutti i protagonisti delle pellicole precedenti, diventando un grosso “minestrone” fatto di inseguimenti paradossali, dinosauri come armi da combattimento e ulteriori messe in scene alla Mission Impossible e Star Wars che disorienta lo spettatore ,tanto che le creature Giurassiche passano quasi in secondo piano, diventando dei comprimari di contorno ad una sceneggiatura piena di buchi e incongruenze.
In tutto questo, perché avesse un rimando con gli altri film, ecco la realizzazione di tante scene simili soprattutto a “Jurassic Park” con tanto di comparsa della bomboletta da schiuma da barba in cui erano stati nascosti gli embrioni di dinosauro che il creatore dei sistemi informatici, Dennis Nendry, aveva cercato di rubare.
L’opera riesce ad avere un certo interesse nel guardarla, soltanto grazie alla capacità recitativa degli attori, in special modo Jeff Goldblum alias Prof. Ian Malcom esperto nella teoria del caos, il quale conferisce un tocco di brio e umorismo in una trama “del già visto”. Anche Sam Neill il paleontologo Prof Alan Grant e Laura Dern la paleobotanica Prof. Ellie Sattler con quell’aria da turisti per caso, permettono di dare un senso alla presenza dei dinosauri.
Vi è poi una serie di colpi di scena banali e ripetitivi che alla lunga stufano allungando il film senza apportare niente nella trama, con battute fuori luogo, discorsi prolissi, azioni prolungate prive di pathos (tutta l’ambientazione a Malta).
Possiamo considerare un film adatto per gli under 12, incuriositi e amanti dei dinosauri, tutti quelli che sono apparsi negli altri capitoli sono stati inseriti, dal gigantesco T-Rex al Mosasaurus, Triceratops al velociraptor ( ricompre Blue con relativo figlio), il Parasaurolophusa e addirittura viene inserito per la prima volta il Dimetrodon ( uno dei rettili più primitivi, appartenente al gruppo dei pelicosauri, detti rettili vela, per una enorme vela dorsale, vissuto nel periodo Permiano inferiore, ovvero molto prima dei giganteschi dinosauri).
Un film che dovrebbe chiudere la saga iniziata nel 1993 che però non entusiasma, probabilmente neppure i più accaniti sostenitori, sarebbe stato meglio una storia lineare che dar vita a due che s’intrecciano fino ad un finale banale che in realtà non da nessuna risposta definitiva a questo nuovo mondo, perché voglio proprio vedere cosa accadrebbe se in città si muovessero Stegosauri e Brontosauri.