Depravazione, demoni e canzoni che stanno pian piano animando le community on-line: tutto arriva da
Hazbin Hotel,
serie animata di soli 6 episodi, uscita il 19 gennaio in Italia per la gioia degli abbonati
Amazon Prime.
Insomma non è la solita serie animata made in USA che promette faville e poi annoia. Diciamo che Prime, nell’ultimo periodo, non ha investito proprio con lungimiranza (a mio parere personalissimo) sulla scelta del catalogo da proporre. Escludendo ovviamente gli “amarcord anime” che lo riempiono e che spopolano tra i “non più giovani”. Quindi quando è comparsa la sua copertina non ero affatto convinta. La delusione delle ultime novità prime non riuscivo davvero a superarla, nemmeno il fatto che il design fosse davvero accattivante. Devo ringraziare i tanti video proposti da Tik-Tok che mi hanno spinto considerare la visione di questa serie, nonostante i tanti dubbi.
Quindi cos’è Hazbin Hotel e merita la visione?
Partiamo con il dire che è una serie che arriva da Youtube per firma di
Vivienne Medrano, conosciuta come
VivziePop, dove il pilot ha riscosso così tanto successo da essere poi arrivata alla produzione vera, dimostrando che non c’è bisogno di snaturare una cosa solo perchè è chiaramente fonte facile di guadagno, fattore spesso ripetitivo in serie fotocopia.
Da dove arriva lo abbiamo capito ma cos’ha di particolare questo demoniaco Hotel? Partiamo col dire che è catalogato +16 anni (e quasi sono sorpresa non sia considerato per un pubblico maggiorenne). Siate pronti a parolacce, prostituzione, ludopatia. E queste sono le tre cose che per prime mi vengono in mente. Del resto siamo all’inferno, un luogo dove le anime dannate fino ad ora non hanno avuto la possibilità di redenzione. Fino ad ora visto che la figlia di Lucifero, la dolcissima Charlie Stella del Mattino, cerca di creare un programma per dare speranza ai dannati. Già perché ogni anno, inesorabilmente, gli angeli vengono a “mantenere la pace” sterminando quante più anime possono.
I dipendenti di questo albergo sono tutti singolari e, in questi sei episodi, tocchiamo appena le loro storie. Questo però viene fatto con molta cura, tanto che è chiaro quanto ci siano delle background stories che potrebbero cambiare completamente l’assetto della trama nelle prossime stagioni. Il tutto mixato a un character con design moderno, per certi versi mi ricorda quasi
Panty & Stocking with Garterbelt, e questo mi fa sospettare che presto le fiere potrebbero riempirsi di cosplay di questa serie.
Un altro elemento particolare, e quasi unico, la struttura narrativa che si arricchisce di sketch musicali, alcuni dei quali davvero intriganti e orecchiabili (sfido chiunque a non mettere in loop Veleno oppure Schifo, Baby), il tutto studiato per tenere l’attenzione dello spettatore che ormai (se parlo al target giovane) ha una soglia di attenzione sempre più risicata.
Vi ho dato un’idea generale, anche perchè non voglio spoilerarvi troppo. E ora lo so che la domanda è: merita di essere visto?
Sinceramente è da troppo tempo che piattaforme e case di produzione non sfornano qualcosa che abbia un qualcosa in più, e quindi sono rimasta così piacevolmente sorpresa che mi sono guardata la serie anche in lingua originale. Il doppiaggio delle canzoni non è facile e volevo capire il lavoro fatto sulla versione italiana, mi trovo quindi a dirvi che Italia batte USA, visto che molte voci sono dannatamente più caratterizzanti (Adamo fatto da Gabriele Patriarca è odioso 100 volte di più). Anche il cantato è davvero ben riuscito, sintomo che l’adattamento dei testi è stato fatto puntando alla qualità.
Perché quindi vedere Hazbin Hotel? Vi do 5 buoni motivi:
- E’ una serie veloce (6 episodi di meno di 30 minuti l’uno).
- Il Character Design è accattivante e vi innamorerete di tutti i personaggi, persino di quelli stronzi.
- Le canzoni, non a tutti piacciono i musical, ma sono irriverenti. Fidatevi, le amerete.
- La mancanza di filtri, parolacce e irriverenza sono le fondamenta su cui si costruisce l’impianto narrativo.
- I personaggi: belli, divertenti, pieni di problemi, e che in qualche modo ci rappresentano tutti…
Se ancora non vi ho convinto vi lascio il
trailer…