Azione, colpi di scena, inseguimenti, umorismo e un pizzico di erotismo tutto questo è “High Card”, un anime trasmesso su Prime Video che presenta una sceneggiatura piuttosto avvincente, basandosi su alcuni clichè che servono come base di partenza per una storia che trasmette adrenalina nello spettatore.
Nel regno di Fourland sono custodite delle carte da gioco, le classiche da scala quaranta, le quali consegnano a chi le possiede dei particolari poteri. Sono le stesse carte che scelgono il proprietario, questi eletti sono chiamati Player. Ciascun Player può utilizzare il potere di una sola carta, altrimenti si mette a rischio la propria vita.
Le carte sono state trafugate e si sono sparse nel Regno tra le Regioni di Spada, Lozenge, Silphium e Polostick. Sua Maestà Julius Fourland ha ordinato di ritrovarle e nella capitale di Spada, Shield, nella storica e elegante Old Maid Street, vi è la sede dell’autosalone di lisso “Old Maid di Pinochle Automobiless” che funge da copertura per il gruppo segreto “High Card”, nel quale entra a far parte il giovane e orfano Finn Oldman in possesso della carta di due di picche, con la quale riesce a dar vita ad un revolver in una mano e nell’altra mano i proiettili, il quale si ritrova coinvolto nella battaglia per le carte X-Playing con il gruppo rivale dei Klondike Family….
Punto di forza di questo titolo è la coppia che si forma tra Finn e il suo mentore Chris Redgrave, un donnaiolo che è in possesso della carta del cinque di cuori, la quale gli conferisce l’abilità di curare immediatamente le proprie ferite.
Un’opera dinamica ben strutturata, dove niente è lasciato al caso, nella quale lo spettatore si diverte e rimane coinvolto in un’ambientazione che ricorda una Londra in un contesto fantasy, senza estremizzare troppo, si potrebbe paragonarlo ad un film di 007 degli Anni 70, con un tocco di modernità e fantastico. Una spy-story dai colori vivaci e psichedelici che la rendono molto legata all’agente di sua Maestà d’Inghilterra, la dimostrazione sono gli inseguimenti su auto sportive, elemento molto usato nei filmi di spionaggio del periodo.
Il finale della prima stagione, lascia aperte le porte per una seconda… tanto che ne viene mostrata la dicitura al termine della sigla.