Il MCU è in continua evoluzione con film e serie dedicati a vari personaggi che lo percorrono sulla Terra e nelle varie Galassie; questa volta è toccato a Groot, il simpatico arbusto dei “Guardiani della Galassia” creato nel 1960 da Stan Lee, Jack Kirby e Dick Ayers. Una serie di 5 episodi, precisamente dei corti della durata di 3-4 minuti, situato a livello temporale dopo il primo capitolo, quando Groot per salvare la squadra si sacrifica. Infatti il primo episodio lo vediamo piantato all’interno di un vaso in concorrenza, per ricevere le giuste attenzioni con un bonsai…
La serie distribuita su Disney +, diretta da Kirsten Lepore non aggiunge niente di nuovo, sono alcuni sketch che fanno sorridere lo spettatore ma risulta un’opera a se stante sulla quale si poteva anche evitare la realizzazione. Sotto un certo aspetto ricordano tanto i corti di inizio film della Pixar, probabilmente una forma d’intrattenimento per tutti coloro che hanno simpatizzato per l’extraterrestre.
In questi episodi lo vediamo nella sua forma di albero antropomorfo piccolo che ha catturato l’attenzione dei vari spettatori, però la trama finisce tutto in questo suo stato bambinesco che lo vedono alla presa con avventure semplici e incontri con insolite creature. La puntata più simpatica risulta l’ultima, nella quale vuole realizzare un disegno con tutti i componenti del gruppo e in cui partecipa anche Rocket.
Un’opera da vedere senza eccessive pretese, giusto per passare quella mezz’ora (guardando gli episodi tutti insieme) in spensieratezza in attesa dell’uscita del terzo capitolo dei Guardiani della Galassia. Groot con la sua vivacità e genuinità lo hanno reso un personaggio iconico, senza dialoghi in quanto l’unica frase che ogni tanto viene pronunciata è “Io sono Groot”, la serie riesce a reggere l’attenzione ma questo anche al fatto che sono pochi episodi.