Negli anni 60, sul filone dedicato ai supereroi da fumetto, venne realizzato nel 1967 “ I Fantastici 3 Superman”, con regia di Gianfranco Parolini.
Un film senza tante pretese a bassi costi, in cui tra azione, acrobazie e dell’umorismo spiccio si dà vita ad una trama vagamente di spionaggio.
Uno scienziato pazzo, Golem, ha realizzato una macchina duplicatrice, la quale oltre a replicare denaro e oro, potrebbe farlo anche con gli esseri umani.
Per fermarlo, l’agente dell’FBI, Brand, si unisce a due ladri acrobati , in questa maniera i tre uomini che indossano delle tutine rosse ornate da una mantellina tutto antiproiettile, si infiltrano nel covo segreto dello scienziato, ottimamente camuffato da Istituto per bambini e qui tra scazzottate, repliche di protagonisti e colpi di scena, portano a termine la missione sconfiggendolo.
Un fantafilm che si basa su supereroi nostrani, meno pretenziosi di quelli americani ma forse più autentici. Un lungometraggio per appassionati del genere, in cui le premesse ci sono ma poi si scema in situazioni banali e replicate eccessivamente con scene paradossali e costruite malamente. Un prodotto adatto per il periodo che potremmo considerarlo l’antecedente dei film “Cinecomics”.