Il panorama delle donne nei manga e anime è sempre stato un mix tra bellezza e ardore, seduzione e coraggio, amore e scaltrezza. Non stupisce quindi che siano loro, molte volte le vere e uniche protagoniste di storie, diventando dei personaggi cult della cultura pop.
Nell’opra “Il Cammino dei Ciliegi – Le donne nel manga” di Beatrice Lorenzi, pubblicato da ilSaggiatore, l’autrice analizza alcune protagoniste nella storia dei manga, il loro carattere, la loro psicologia, il loro modo di essere nel contesto della narrazione e la loro evoluzione. Un’opera scritta con passione e intensità, in cui si percepisce la voglia di mettere in risalto le peculiarità delle eroine, partendo dalla Principessa Zaffiro di Osamu Tezuka per arrivare ai giorni d’oggi con Makima e Power di “Chainsaw Man”. Un lavoro realizzato da un’appassionata, in cui riversa nella scrittura le sue emozioni e sensazioni di titoli da lei letti.
Il libro possiamo considerarlo un saggio, dell’importanza della donna, nel evolversi del manga. Vi sono protagoniste che facendo da spalla alla componente maschile, ne mettono in risalto qualità, pregi ma anche difetti o che comunque sono una componente fondamentale per un evoluzione e accrescimento della trama: ad esempio Nami di “One Piece”, Asuka di “Evangelion”, Bulma di “DragonBall”, Fujiko di “Lupin III”, Yoko di “Gurren Lagann”. Vi sono però alcune che sono le protagoniste assolute, intorno a loro ruota tutta la trama, incentrando su di loro ogni avvenimento, ed è il caso di Sailormoon di Naoko Takeuchi, Nausicaa della Valle del vento del Maestro Hayao Miyazaki, Nana, Uteana, Il Grande Sogno di Maya…
Tra le pagine scorgiamo come la figura femminile si sia emancipata nel tempo, dando vita così ad un nuovo linguaggio per nuove protagoniste e a nuove mangaka, creando successi a livello internazionale e attirando l’interesse non solo degli appassionati, in quanto le eroine non sono solo in cerca dell’amore ma le troviamo anche in prima fila a combattere, a lottare per certi ideali un evoluzione che le ha portate ad essere dei modelli per molte giovani generazioni.
Il lavoro dell’autrice forse sarebbe stato completo, se in questo percorso, avesse inserito alcune donne che hanno dato un importante impulso di crescita della loro figura nei decenni, mi riferisco alle coprotagoniste delle serie robotiche Anni 70-80 (Miwa da Jeeg Robot D’Acciaio, Sayaka di Mazinger Z…), le esuberanti e decise donne create da Rumiko Takashi (Akemi da Ranma ½, Kagome di Inuyasha, Lamù da Uruseytsura…) ma anche le fatali e conturbanti figure del gentil sesso di Tsukasa Hojo (Occhi di gatto o Saeko Nogami di City Hunter…) e le ragazze indipendenti come Candy Candy, George, Marmalede Boy…
Probabilmente parlare di tutte è impossibile, perché non sarebbe un libro ma un enciclopedia, quindi bisogna dare atto che quest’opera può diventare un interessante spunto di partenza per addentrarci in questo panorama ricco di curiosità e di conoscere meglio le loro emozioni che sono il motore delle vicende.
Una lettura che amplierà le vedute per molti lettori e che rileggendo certi manga, si sarà portati a capire meglio certe protagoniste.