Una strepitosa edizione del Festival del Romance (FRI 2024) si è appena conclusa sotto i palchi del Forum di Assago. Sold out già in prima battuta, con due nuove immissioni di ticket per la richiesta insistente di chi non è riuscito ad accaparrarseli subito, si riconferma l’evento cardine di un genere letterario che ormai vive di luce propria, ed è uscito allo scoperto con prepotenza arrivando ad aumentare del 120% in pochi anni il fatturato nazionale. Ormai sembrano lontani i tempi dove ancora parlare di “Romanzo Rosa” o “Romance” era come darsi la zappa sui piedi. Un contesto che come testata ultra ventennale conosciamo bene, visto che anni fa essere considerati “otaku” o “nerd” non era proprio un complimento.
Anno nuovo, successo nuovo …
E’ passato solo un anno dalla scorsa edizione milanese, ma in questo breve periodo tutto si è nuovamente trasformato, elevato e colorato per diventare la migliore versione di se stessa. Il clima ed il calore che autrici e lettori riuscivano a instaurare tra di loro era innegabilmente toccante. Lontani dai firmacopie freddi e impersonali, era più comune che fossero le autrici ad alzarsi dalla sedia per abbracciare le fan, che le stesse a chiederlo come favore. E gadgets su gadgets, uno più carino, originale ma soprattutto in linea con il libro proposto, a coronare i contenuti o i personaggi del romanzo. Passando per lo stand dell’autrice Ileana Secci, ho persino vinto un orsetto di gesso alla pesca dei bigliettini. La sua particolarità? E’ stato prodotto dall’autrice stessa (con un mold eccezionalmente dettagliato) e ancora con quel sentore umido del prodotto che va lasciato asciugare, tipico segnale della sua vera origine artigianale. Dettagli forse, ma che denotano un rispetto verso i propri lettori, la voglia di dire qualcosa in più anche fuori dal romanzo, di creare una connessione ulteriore a livello personale.
Un’edizione ancora più ricca di inclusività e costume. Nel 2023 avevamo già visto qualche autore o editore con abiti non proprio “normali”, quest’anno si è allargato il bacino di aderenti a questa pensata, aumentando il colore e i toni allegri della kermesse, tra cerchietti ad unicorno abbinati, abiti da diavolesse, kilt, abiti storici, lolite o completo viola con tanto di orecchini a catena spessa. E si, dopo anni immersi in ambito cosplay, è stato davvero esaltante vedere questa combinazione di fattori. Cosa invece più concreta, la presenza promiscua di generi ed età, per un settore che spesso viene considerato appannaggio femminile, perché “romanzi rosa”. Dietro ai tavoli c’erano autori perfettamente amalgamati con le autrici, cosi come visitatori con libri da far autografare per loro stessi e non come “portaborse” per la fidanzata. E’ innegabile che ormai si sia sdoganato il Romance, che non sia più nel ghetto della serie B o dedicato solo alle sognatrici. E l’ampio e variegato stand di romanzi romance dedicati al LGBTQ+ ne è la dimostrazione lampante. Uno stand, tra l’altro, particolarmente visitato ed apprezzato vista la gente che si fermava a chiedere o acquistare.
A questo si aggiunge “l’iniziazione” dei bambini al romance. Non era insolito trovare l’accoppiata madre e figlia/i dietro il tavolo. Di età variabile, da adolescente a infante. Anche questo forse un dettaglio trascurabile, eppure restituisce un immagine ancor più bella di questo evento, dalla sicurezza delle mamme di portare i figli in un ambiente sicuro, cordiale e amichevole, fino all’auspicio che in Italia la lettura e scrittura avranno ancora un futuro, e saranno loro gli artefici.
La conferma finale ai dati arriva dalla presenza del TG3 Regionale e SKY TG che ne hanno dato un minimo di copertura, finalmente in toni abbastanza piacevoli e distesi.
Due NO categorici …
Deprecabile invece il comportamento di alcuni genitori, soprattutto padri, che accompagnando le figlie al FRI 2024 ed immedesimandosi troppo con le stesse, sono diventati molesti (o peggio violenti verbalmente) con lo staff. Uno staff che, oltre a prestare a titolo gratuito la loro presenza, era prevalentemente composto da giovani ragazze che, inevitabilmente, non potevano tenere a bada l’assalto della folla. Se uniamo poi il fatto che vogliamo sempre fare i furbi, mettendoci nelle file quando non è il nostro turno o facendo finta di non sapere le regole, è facilmente intuibile che lo scontro è alle porte. Quando poi un uomo grande e grosso si mette a minacciare di sberle la patron del FRI, Lidia Ottelli, solo perché gli è stato chiesto di liberare il passaggio dei visitatori, non c’è molto da aggiungere.
Errata, diversamente, la disposizione del tavolone principale dedicato al firmacopie. Mixando i furbetti alla collocazione infelice di questa postazione, unendo la fiumana di visitatrici in coda per più libri, lo staff ha dovuto gestire una situazione indecente. Le file venivano spostate a destra e sinistra per tenere libero il passaggio e non ostruire l’uscita di sicurezza, le persone in coda saltavano da una all’altra per convenienza, anche se veniva chiamato il troncone dei numeri dal 1 al 150 si metteva in coda anche chi ne aveva NETTAMENTE più alti. Nell’affluenza mattutina, nel liberare il passaggio, la autrici si sono trovate per un lungo periodo assaltate al tavolo e contese, creandogli un bel po’ di stordimento. Fortunatamente quella pomeridiana, avendo epurato le persone maniache e tossiche, si è svolta in maniera accettabile. Quindi massima solidarietà allo staff per cui, anche se sembrava non sapesse gestire la situazione, è riuscita a farlo in maniera apprezzabile con i mezzi a disposizione. Sicuramente per la prossima edizione andrebbe ripensata la collocazione dei tavoli in una zona meno “critica”, ed una gestione dei numeri/braccialetti più contingentata per permettere di far afferire una sola persona dall’autrice, senza ammassare duecento persone in un angolo angusto. Non so se poi chiamare numero per numero potesse essere la scelta giusta, sicuramente lasciare la gestione di “chi tocca” a furbetti ed arroganti è una scelta deleteria per staff ed autrici.
Tra i corridoi …
Come premesso, ogni tavolo era una piccola chicca da scoprire. Tra luci, quiz, gratta e vinci, omaggi, gadgets, borse e personaggi esuberanti era impossibile annoiarsi. Nessuna persona molesta che ti fermava inutilmente per spingere il suo libro o quello dell’amica, tanti sorrisi, tante risate, tanti abbracci e tantissime dediche su libri, libro FRI 2024 o quaderni speciali preparati appositamente. Se non fosse per la stanchezza fisiologica, oltre alle code, si potrebbe quasi dire che le 9 ore di apertura siano volate velocemente rincorrendo tutti i tavoli. Se abbiamo già citato la pesca fortunata, vi abbiamo mostrato la sfiziosa composizione del tavolino di Laura Rocca, non possiamo che segnalare altre piccole chicche che attiravano l’occhio dei visitatori.
Un po’ perché ormai è diventata una delle autrici con cui ho più contatto, un po’ per lo stand coordinato in viola, unicorni e lucette, quello di Margherita Fray saltava velocemente all’occhio appena raggiungevi l’angolo più esterno. Li il nuovo romanzo “Ludovico & Teodora” era in agguato alle lettrici in quasi anteprima per l’evento. Ma ancor più curiosa era la bustina con il depliant sotto riportato che faceva schizzare l’hype a mille alle avventrici, a causa di un palese spoiler macchiavellico sul suo prossimo libro attualmente in stesura.
Anche quest’anno divertenti, irreverenti e rosso fuoco, le “Peperoncine” hanno “infiammato” il padiglione, aggiungendo all’offerta un bell’imbusto in kilt che più volte ha stupito i bambini di passaggio con piccoli giochi di prestigio.
L’autrice Linda Lercari, con cui abbiamo collaborato grazie a Delos Digital, che oltre all’attenzione dei visitatori, ha attirato anche quella di Sky grazie alla sua “doppia vita” di impiegata modello e scrittrice di romance erotici sotto pseudonimo.
Le mie eroine
Ho volutamente lasciato da parte le vere eroine di questa kermesse, le giovani autrici clou della kermesse che, al tavolo firmacopie succitato, hanno accolto quasi ininterrottamente (salvo la pausa pranzo) il gruppo delle lettrici dalle 10 alle 19. Assaltate dalla “folla” in maniera indiscriminata e fuori controllo, davvero una fiumana di gente, hanno retto in maniera incredibile il bagno di followers senza mai scomporsi. Sorriso sempre stampato sul volto, sempre un abbraccio, sempre una parola buona, un regalino, una foto o una dedicato. Sedute,in piedi, sedute, in piedi. Una professionalità davvero impagabile. Nella nostra abitudine di autori o mangaka che danno massimo 4 ore di disponibilità sbuffando, vedere queste ragazze sobbarcarsi un peso così gravoso le fanno diventare ai nostri occhi grandi donne responsabili e mature. Eppure poi quando tutto finisce vedi la stanchezza nei loro occhi, ancora brillanti, ancora sorridenti. E forse anche felici tanto quanto le persone che sono accorse per vederle. E ti fanno un po’ tenerezza, come se fossero tue figlie e ti sentissi orgoglioso perché capisci che sono delle giovani che hanno profuso ogni forza, lacrima e sudore in una giornata devastante. Eppure non vogliono mollare.
E’ il caso di Ribes Halley, che incrocio allo stand dell’editore mentre fotografa ormai in chiusura ciò che rimane della pila di libri al limite del sold out. Eppure ne avrà firmati almeno 600 stando al numero di braccialetti consegnati. E quando le chiedi come ha fatto a resistere, qual’è il segreto, ti risponde in maniera disarmante. Con un sorriso stanco, ma sincero, gli occhi ancora brillante. “Quando arrivano i fans a portarti regalini, dolcetti o cose che puoi mangiare tutta la stanchezza passa. Vedi tutte quelle cose buone, pensi che potrai assaggiarle e ti tornano le forze”
O ancor più il caso di Hazel Riley, che mi chiede per favore di fare inquadrature più strette sulle riprese così da non apparire direttamente. Eppure ha fatto oltre 1000 foto e altrettante dediche a tutte le fan. Così attendo le 19.00 che abbia smaltito le ultime due persone in coda per chiederle il perché. E anche in questo caso scopro il grande cuore di questa giovane autrice che conta quasi 35.000 followers solo sotto Instagram. Arriviamo ad un accordo, perché ci tengo davvero ad averla nel video con la sua dolcezza e semplicità verso le lettrici. Eppure anche qui trovi una ragazza con numeri pazzeschi per cui la “visibilità” non è importante, lei è un’autrice non un’influencer. Nel periodo dell’apparire, un’autrice con seguito da capogiro, da una lezione di umiltà a molte persone. E neanche con poco stile, considerando quanti piccoli regalini ha riservato ad ogni singola lettrice.
E nota a margine, stamattina hanno replicato il firmacopie alla Mondadori di Piazza Duomo.
Se avete visitato il FRI, o siete semplicemente curiosi/e di scoprire cosa si cela dietro questa eccezionale kermesse, non vi resta che guardare il nostro video (in copertina). Potreste trovare voi stessi tra banchetti e corridoi, le vostre autrici preferite ed anche personaggi insoliti, eleganti ma sempre interessanti. Purtroppo con la ressa in alcuni casi è stato difficile o impossibile riuscire a filmare in maniera più dettagliata o mirata, ma spero che ciò che abbiamo prodotto sia di vostro gradimento. Guardatelo e giudicate voi stessi sulla riuscita, per quanto mi riguarda il FRI 2024 ha fatto davvero Jackpot quest’anno!